Omaggio al cineasta argentino Fernando Birri #Roma #Trevi
Fer l’88
l’alchimista democratico:
Retrospettiva e incontri a Roma dall’8 al 23 maggio
Cinema Trevi – 8/11 maggio
Fernando Birri ha compiuto 88 anni e la Cineteca Nazionale lo festeggia con una selezione dei film che legano il poetico regista argentino all’Italia. Come hanno dichiarato i fratelli Taviani: «Grazie a Fernando Birri ci sentiamo anche noi un po’ cittadini del Sud America».
Il “grande padre” del Nuovo Cinema Latinoamericano, l’argentino Fernando Birri, discendente da emigranti italiani, nasce a Santa Fe il 13 marzo 1925. Durante la sua giovinezza si dedica alla poesia, alla pittura, al teatro, ai burattini, e a mille altre cose, prima di pensare al cinema come canale di comunicazione, molto più aperto e popolare. «Tra il 1952 e 1955, quattro di coloro che oggi sono su questa barca [inaugurazione della EICTV, n.d.r.] studiavano al Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma. Julio García Espinosa, Viceministro di Cultura per il Cinema [di Cuba, n.d.r.], Fernando Birri, “gran papá” del Nuovo Cinema Latinoamericano, Tomás Gutiérrez Alea, uno dei suoi orafi più notevoli, e io, che allora non volevo niente di più in questa vita che diventare il regista che non sono mai stato. Già allora parlavamo quasi tanto come oggi del cinema che bisognava fare in Latinoamerica, e di come dovevamo farlo, e i nostri pensieri erano ispirati al neorealismo italiano, che è – come dovrebbe essere il nostro – il cinema con meno risorse e il più umano che si è fatto mai» (Gabriel García Márquez).
Dopo aver conseguito il diploma in regia presso il Centro Sperimentale di Cinematografia di Roma, Fernando Birri torna in Argentina per fondare la prima scuola cinematográfica del Paese. Nel 1956 fonda l’Instituto di Cinematografía dell’Universidad Nacional del Litoral, «ma le condizioni del Paese la rendevano prematura. Ciò di cui c’era bisogno era […] la ricerca di un’identità nazionale […] ed è ciò che mi spinge a rinunciare al progetto di una scuola di attori e a porre il problema in termini strettamente documentaristici» (Birri). Così sorge la Escuela Documental di Santa Fe.
«Maestro, poeta, saggista, regista, pittore e artista itinerante, l’opera di Fernando Birri trascende il “cinematografico” e si irradia nella cultura latinoamericana come una delle più ricche e originali…» (Pino Solanas).
«Conoscevo Fernando, i suoi lavori creativi, carichi di utopia e di rivolta. Rivolta gentile, di un incazzato per la sorte del suo Paese e dell’America Latina, pronto, generoso, carismatico. Come i suoi film. L’artista dall’aria carismatica, bravo anche come attore, febbrile, comunicativo. Ora ha ottantotto anni quel ragazzo in mezzo ad altri ragazzi. Con lui abbiamo un po’ di fumogeni chiusi nel cuore. Ci ricordano, quei gas del pianto forzato, che a volte si può piangere felici di aver tentato di fiutare il gusto sereno di una scelta libera….» (Italo Moscati).
mercoledì 8
ore 17.00 Ai margini della metropoli di Carlo Lizzani (1953, 95’)
ore 19.00 Immagini popolari siciliane sacre di Fernando Birri, Mario Verdone, (1954, 9’) Ingresso gratuito
a seguire Immagini popolari siciliane profane di Fernando Birri, Mario Verdone, (1954, 11’) Ingresso gratuito
ore 19.30 Incontro con Fernando Birri, Carlo Lizzani, Citto Maselli, Stefano Rulli, Carlo Verdone
a seguire Non ho tempo di Ansano Giannarelli (1972, 103’) Ingresso gratuito
Copia proveniente dall’Archivio del Movimento Operaio e Democratico – Ingresso gratuito
giovedì 9
ore 17.00 Gli sbandati di Citto Maselli (1955, 79’)
ore 18.30 Los inundados di Fernando Birri (Gli alluvionati, 1961, 87’)
Versione originale con i sottotitoli in italiano
Copia proveniente dall’Archivio del Movimento Operaio e Democratico – Ingresso gratuito
ore 20.00 Org di Fernando Birri (1967/1978, 177’)
Copia proveniente dall’Archivio del Movimento Operaio e Democratico – Ingresso gratuito
venerdì 10
ore 17.00 Un señor muy viejo con unas alas enormes di Fernando Birri (Un signore molto vecchio con delle ali enormi, 1988, 96’)
Versione originale con i sottotitoli in italiano
Copia proveniente dall’Archivio del Movimento Operaio e Democratico – Ingresso gratuito
ore 19.00 Il tetto di Vittorio De Sica (1956, 101’)
sabato 11
ore 17.00 Fernando Birri. El Utòpico Andante di Humberto Rìos (2012, 97’)
ore 19.00 El Fausto Criollo di Fernando Birri (Il Fausto Creolo, 2011, 87’)
ore 21.00 Paisajes Devorados di Eliseo Subiela (2012, 75’)
Per gentile concessione dell’autore
Giornata a ingresso gratuito
CASA ARGENTINA
15 – 16 – 17 – 21 – 22 – 23 maggio ore 18.30
Ciclo “ Fer l’88 “ – Ingresso libero
15 maggio
Presenta: Ana Emilia Sarrabayrouse – Addetta Culturale Ambasciata Argentina
Tire die (Gettaci dieci soldi) 1958, 33’
È il primo mediometraggio realizzato da Fernando Birri in Argentina “per un cinema nazionale, realista e critico”, come egli stesso lo definì. Dopo essersi diplomato al Centro Sperimentale di Cinematografia a Roma, Birri ritorna in patria dove fonda l’Istituto di cinematografia all’Università Nacional del Litoral a Santa Fe. Tire dié è l’opera d’esordio, la prima inchiesta sociale in forma visiva realizzata in Argentina, che ha come protagonisti un gruppo di ragazzini delle borgate più povere che si guadagnano la giornata chiedendo ai passeggeri dei treni in transito su un ponte di ferro di tirare loro dieci centesimi.
Los inundados (Gli alluvionati) 1961, 87’
Film d’esordio premiato a Venezia con il Leone d’oro per la migliore opera prima, narra le vicissitudini di una famiglia di alluvionati della regione di Santa Fe. Quando le acque del rio Salado tracimano allagando i vicini centri abitati fatti di baracche e case di legno, l’intera popolazione è costretta a trovare una sistemazione di fortuna. La famiglia di Dolorcito Gaitán si ritrova in un vagone ferroviario su quello che sembra un binario morto…
“La presa diretta – ricorda Birri – non funzionava. Allora improvvisammo una sala all’ultimo piano del palazzo della posta di Santa Fe che avevano finito di costruire proprio in quei giorni. Era abbastanza alto e quindi c’era un relativo silenzio. Ogni attore si è doppiato al 99%. Sono stati bravissimi e il risultato è stato eccezionale”.
16 maggio
Mal d’America, presentazione del libro pubblicato da Add editore, Torino: Sceneggiatura di Vasco Pratolini e Fernando Birri per il film omonimo di Fernando Birri mai girato. Proiezione dello story-board del pittore argentino Juan Carlos Castagnino. Interverranno Fernando Birri e il curatore Goffredo De Pascale. Saranno presenti Ana Emilia Sarrabayrouse, Addetta Culturale Ambasciata Argentina, Addetto Culturale Ambasciata del Brasile, Addetto Culturale Ambasciata del Venezuela
Divisa in tre parti – i nonni, i figli e i nipoti – la sceneggiatura prende le mosse dall’insurrezione anarchica del 1877 nel Matese, in Campania, per seguire Salvatore Scota e la sua famiglia costretta a fuggire in Argentina. È una storia di migrazioni e di ritorni, di terre promesse, di libertà e uguaglianza, che si snoda attraverso tre generazioni Scritta a metà degli anni Sessanta, Mal d’America, è rimasta inedita per quasi mezzo secolo.
Proiezione dei film:
Castagnino, Diario romano, 1967
Breve documentario sul soggiorno a Roma di Juan Carlos Castagnino. Il pittore argentino apre il suo studiolo, mostra i suoi lavori, incontra gli amici italiani, fra gli altri Vasco Pratolini.
La verdadera historia de la primera fundacion de Buenos Aires (La vera storia della prima fondazione di Buenos Aires), 1959
Ha l’effetto di un film di animazione, creato con grande sapienza tecnica e fantasia creativa a partire da una tavola di Oski e dalla Cronaca che il lanzichenecco tedesco Ulrich Schimedl scrisse nel 1535 durante la spedizione di don Pedro de Mendoza al rio de la Plata.
Elegia Friulana, 2007
È un documentario in omaggio al nonno del cineasta, Giovanni Battista Birri, mugnaio emigrato per motivi politici da Santa Maria la Longa, un piccolo centro friulano, intorno al 1880 in Sudamerica. In maniera intima e poetica emerge il rapporto tra la storia familiare di Birri e il Friuli, terra d’origine.
17 maggio – con gli auspici dell’Ambasciata di Cuba
Proiezione dei film:
Rte.Nicaragua: Carta al mundo (Mittente Nicaragua: Lettera al mondo) 1984
All’inizio degli anni Ottanta Birri riprende l’attività didattica fondando in Venezuela il Laboratorio Ambulante de Poéticas Cinematográficas. I suoi interessi si concentrarono di nuovo sul documentario e realizza questo film sul movimento sandinista nicaraguense. È uno delle sue opere più liriche in cui riesce continuamente a fondere immagini della realtà e immagini poetiche.
Mi hijo el Che (Mio figlio il Che) 1985
Un ritratto appassionato e struggente di Ernesto “Che” Guevara realizzato attraverso la testimonianza del padre, Ernesto Guevara Lynch, all’epoca 84enne. Dall’infanzia a Rosario, fino alla rivoluzione cubana e alla morte in Bolivia, della vita del Che emergono sostanzialmente il carattere, l’umanità, i rapporti.
21 maggio
Proiezione dei film:
Za 05. Lo viejo y lo nuevo (Zà 05.Il vecchio ed il nuovo) 2005
Nel 1986 Birri fonda assieme a Gabriel García Márquez, Julio García Espinosa e Leopoldo Torre Nilsson la Escuela Internacional de Cine y Televisión de San Antonio de los Baños, a Cuba. Lì, in omaggio a Cesare Zavattini, l’aria si misura in “Za”. Il film è un tributo artistico allo sceneggiatore italiano ritenuto uno degli autori più visionari e prolifici.
22 maggio – con gli auspici dell’Ambasciata del Brasile
Proiezione dei film:
Un señor muy viejo con unas alas enormes (Un signore molto vecchio con delle ali enormi) 1988
È il film che segna il sodalizio artistico tra i due amici Birri e Márquez. Tratto dall’omonimo racconto dello scrittore colombiano, il film è ambientato in una favela dove in un pollaio viene trovato un signore moto vecchio con delle ali enormi. Se sia un angelo o il frutto di una diavoleria non si riesce a capire, ma la curiosità della gente farà la fortuna dei proprietari del pollaio. Birri è impegnato anche in una grande prova interpretativa.
23 maggio – con gli auspici dell’Ambasciata del Venezuela
Proiezione dei film:
El siglo del viento (Il secolo del vento) 1999
Tratto dalla terza parte di Memoria del fuego (Memoria del fuoco) il monumentale romanzo di Eduardo Galeano sulla storia dell’America Latina, El siglo del viento è un affresco sul Novecento attraverso personaggi e avvenimenti tratteggiati da Birri con maestria visiva.
Tutti i film sono sottotitolati in italiano
Questa rassegna è inserita nelle manifestazioni intitolate “Mi chiamo Fer l’88 – Festeggiamo gli ottantotto anni di Fernando Birri” organizzate dal Centro Sperimentale di Cinematografia-Cineteca Nazionale, Ambasciata Argentina e MultiOlistica con la collaborazione dell’Aamod.