23 dicembre 2012, dalle ore 1.50 in poi: Notte Kafka “Fuori Orario” #Rai3
Nella notte tra il 23 e il 24 dicembre
per “Cose (mai) viste”, a cura di Enrico Ghezzi,
due film ispirati ad altrettante opere letterarie di Franz Kafka,
“Un medico di campagna” e “Il processo”
entrambi diretti da Luigi Di Gianni,
il primo di produzione dello stesso regista
con un contributo di Raitre-Fuori Orario, nel 2011.
il secondo di produzione Rai, nel 1978.
“Un medico di campagna” è in visione anteprima assoluta.
Due note sui due film
1.
Un medico di campagna (2011) di Luigi Di Gianni, con Renato Scarpa noto per le sue collaborazioni, tra le altre, con Marco Bellocchio, Dario Argento e Nanni Moretti (non ultima per Habemus Papam) nel ruolo del medico, Raffaele Braia di Skené Teatro nel ruolo dello stalliere (aiutato da un trucco davvero efficace di Arianna Lumare), la giovane attrice Elvezia Balduccelli in quello della servetta e Davide Borrettaz nel ruolo del malato infermo.
Racconta la storia di un medico che nel cuore della notte riceve una misteriosa chiamata per andare a curare un giovane malato che però rivela in segreto allo stesso medico, una volta presente accanto al suo letto, di non voler essere guarito…
Uno spazio incolmabile separa il protagonista dal paziente, dopo aver superato le più strane situazioni: il cavallo suo era morto, uno stalliere “demoniaco” era improvvisamente uscito dal porcile con due cavalli sovrannaturali che l’avevano trasportato velocissimi, mentre lo stalliere stesso aveva abbattuto le porte della casa in cui si era rifugiata timorosa Rosa, la fedele “servetta” del medico. Angosce, rimpianti, visioni – la giovane donna è ormai perduta, preda dello stalliere… mentre, per il medico, si apre il dilemma nella sua coscienza….
Girato nelle Murge pugliesi (grazie al contributo di Parco Nazionale dell’Alta Murgia, Comune di Altamura, Squilibri Editore e Anna Maria Ponzetti), il mediometraggio profitta dei paesaggi surreali della zona tra Gravina e Altamura, ambientazione insolita ma perfettamente aderente all’atmosfera cupamente visionaria della narrazione dello scrittore praghese. Il mediometraggio dura di 38 minuti.
Fa parte del più ampio Progetto Kafka che sarà un lungometraggio strutturato in tre parti: oltre a questo primo episodio, esso ne prevede un altro ispirato a un altro racconto kafkiano (Nella colonia penale, in fase di realizzazione, ambientato nel Polesine, tra le nebbie e le terre sospese, tra le acque infinite e gli orizzonti sperduti, vedi www.progettokafka.it). Il tutto sarà preceduto da un prologo a carattere documentaristico (anch’esso da girarsi, a Praga, città natale di Franz Kafka) in cui Luigi Di Gianni esplora il suo rapporto intellettuale e emotivo con lo scrittore praghese andando alla ricerca dei luoghi in cui egli aveva vissuto nonché dei suoi ricordi storici in mezzo alla tempestosa Primavera a Praga vissuta in prima persona nel lontano 1968.
2.
Il processo (1978) di Luigi Di Gianni, sceneggiato televisivo in due parti, è andato in onda nel febbraio dello stesso anno su RaiUno. Durata complessiva: 194 minuti. Nel 2010 è stato pubblicato in cofanetto DVD per le edizioni di RaiTrade.
Ispirato al romanzo incompiuto, pubblicato nel 1925, dopo essere arrivato nelle mani di Max Brod, amico e biografo di Franz Kafka, il quale invece avrebbe voluto che il manoscritto fosse bruciato dopo la sua morte. Il testo è strutturato in dieci capitoli.
Narra le vicende surreali dell’impiegato Josef K. che lavora come procuratore in una banca. Un giorno egli viene arrestato perché accusato di un fatto che lui stesso ritiene un passeggero malinteso. Scopertosi imputato in un processo, per motivi alquanto misteriosi, K. tenta di attraversare in modo consapevole la surreale e irrazionale macchina burocratica, viene però trascinato sempre più a fondo, assieme al lettore, dentro un mondo criptico e incomprensibile, ritrovandosi a dover lottare contro un muro di gomma.
Trasposizione visiva essenziale sospesa tra la corposità realistica ma non naturalistica dell’immagine e la rarefazione della atmosfera in cui sia gli ambienti che i personaggi sono immersi. Una versione del romanzo di Kafka interpretato con grande tensione drammatica. Non ultimo grazie all’eccezionale cast di attori e attrici, con nomi di spicco del teatro e del cinema italiani, a partire da Paolo Graziosi (Il divo di Paolo Sorrentino) a Roberto Herlitzka (ricordiamo i recenti Buon giorno, notte di Marco Bellocchio), da Piera degli Esposti (L’ora di religione, ancora di Bellocchio) a Leopoldo Trieste (I vitelloni di Federico Fellini), da non dimenticare Milena Vukotic (l’indimenticabile moglie di Fantozzi nell’omonimo film di Paolo Villaggio) e un ancora giovane Renato Scarpa.
www.progettokafka.it