Il Restauro di Anna di Grifi e Sarchielli #venezia2011 04/09/11 #Venezia
IL RESTAURO DI ANNA DI GRIFI E SARCHIELLI PER LA RETROSPETTIVA ORIZZONTI
1960-1978 DELLA MOSTRA DEL CINEMA DI VENEZIA
Domenica 4 settembre, ore 13, Sala Perla,
replica giovedì 8 settembre, ore 13, Sala Volpi
Approda al Lido per la Retrospettiva ufficiale della 68ª Mostra
Internazionale d’Arte Cinematografica di Venezia Orizzonti 1960-1978 il
film Anna, firmato da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, che la Cineteca
di Bologna, in collaborazione con il Centro Sperimentale di
Cinematografia – Cineteca Nazionale, ha restaurato presso il laboratorio
L’Immagine Ritrovata (proiezioni: domenica 4 settembre, ore 13, Sala
Perla, replica giovedì 8 settembre, ore 13, Sala Volpi).
Risultato di 11 ore di videoregistrazioni magnetiche, Anna fu diretto nei
primi giorni di lavorazione da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli, prima
di passare in autogestione ad attori e maestranze, in seguito a una
trasformazione imprevedibile della sceneggiatura, di fatto “impugnata”
dall’elettricista della troupe, il quale – entrando improvvisamente in
scena – offre una dichiarazione d’amore ad Anna (giovane ragazza incinta,
ai margini della società), esprimendo così il rifiuto di farne un caso
umano da mettere al centro dell’obiettivo cinematografico.
Girato nel 1972 e portato su pellicola per la durata di 4 ore grazie a un
vidigrafo – invenzione dello stesso Grifi –, il film venne presentato nel
1975 ai festival di Berlino e Venezia e nel 1976 a quello di Cannes.
Anna fu girato da Alberto Grifi e Massimo Sarchielli con uno dei primi
videoregistratori portatili open reel arrivati in Italia. Lo stesso Grifi
assemblò all’epoca un vidigrafo, uno strumento che gli permise di
trasferire le videoregistrazioni su pellicola 16mm.
Il restauro del film è stato realizzato a partire da questo 16mm d’epoca
che, oltre all’usura del tempo, porta con sé tutte le caratteristiche
delle videoregistrazioni dei primi anni ’70.
Il negativo è stato scansionato a una risoluzione di 2K. Il grading
digitale è stato realizzato cercando di intervenire sul contrasto per
ritrovare l’originale scala di grigi e sull’attenuazione degli improvvisi
mutamenti di luce.
L’intervento di restauro digitale è stato diretto principalmente
all’eliminazione di tutti i difetti legati alla vita della pellicola:
spuntinature, riparazione, giunte e danni all’emulsione. Nessun
intervento è stato effettuato sull’instabilità dell’immagine video e sui
drop creatisi in origine durante il trasferimento su 16mm.
Il suono è stato acquisito dal 16mm magnetico d’epoca. Dopo aver
effettuato la pulizia digitale e la riduzione dei rumori di fondo, si è
intervenuti sulle problematiche dovute alla degradazione del supporto
magnetico senza alterare la qualità della registrazione originale, senza
correggere o apportare migliorie a difetti, limiti tecnici del montaggio
originale e rumori di scena, come interferenze o rumori dovuti ai
microfoni.