OTTANTA FILM PER I 150 ANNI DELL’UNITÀ D’ITALIA
Martedì 11 gennaio si inaugura l’imponente retrospettiva che la Cineteca dedica al 150° anniversario dell’Unità d’Italia
Un calendario che attraverserà tutto il 2011, per capire l’Italia di ieri e di oggi
Il cinema come chiave di lettura della realtà. Della realtà di ieri, di
quella d’oggi. La Cineteca di Bologna lancia la scommessa di una
retrospettiva imponente, impegnativa, probabilmente il più lungo omaggio
italiano all’importante ricorrenza del 150° anniversario dell’Unità
d’Italia: Da Garibaldi al ‘Caimano’. Come il cinema ha raccontato
l’Italia, questo il titolo della retrospettiva che muove da un’idea di
Antonio Faeti e che attraverserà con oltre 80 film tutto il 2011,
coinvolgendo gli Istituti storici della Città (Parri e Gramsci), il Museo
del Risorgimento, le Facoltà di Storia e Scienze Politiche
dell’Università di Bologna, l’ANPI e Musica Insieme. Il tutto, sotto
l’egida della Regione Emilia Romagna.
Lungo gli undici mesi si vedranno film noti (in copie prevalentemente
restaurate) e film sconosciuti (tra cui Pattuglia sperduta, film amato da
Mario Martone per il suo Noi credevamo) che saranno ‘accolti’ e
approfonditi da vari incontri.
Suddivisa in diverse sezioni, la retrospettiva inaugurerà domani martedì
11 gennaio con un primo momento dedicato al Risorgimento, e la scelta
obbligata di Senso di Luchino Visconti (ore 20, Cinema Lumière; introduce
Antonio Faeti) nella versione restaurata per il Festival di Cannes nel
2009.
Uno sguardo certamente diverso sarà quello offerto sempre sui moti
risorgimentali dalla cinematografia d’inizio Novecento, una cui selezione
è in programma mercoledì 12 gennaio (ore 17.45): tra i titoli presentati
da Giovanni Lasi e accompagnati al pianoforte da Marco Dalpane sono La
presa di Roma di Filoteo Alberini (1905), I Mille di Alberto Degli Abbati
(1912) e I Carbonari di Gustavo Serena (1912).
Di nuovo Antonio Faeti presenterà venerdì 14 gennaio, alle ore 18, Un
garibaldino in convento di Vittorio De Sica, mentre il Visconti del
Gattopardo è in programma domenica 16 gennaio, alle ore 18.
Dopo La pattuglia sperduta, girato nel 1952 da Pietro Nelli (martedì 18
gennaio, ore 20) e Ma che storia… nuovo documentario realizzato da
Gianfranco Pannone (lo stesso regista sarà al Cinema Lumière mercoledì 19
gennaio alle ore 20.30), è in programma 1860, film diretto nel 1934 da
Alessandro Blasetti (presentato dalla curatrice del Fondo Blasetti della
Cineteca di Bologna, Michela Zegna, venerdì 21 gennaio, alle ore 17.30),
seguito, alle ore 21, dal grande affresco portato recentemente in sala da
Mario Martone Noi credevamo.
Una tavola rotonda, la prima di una serie che mensilmente raccoglierà
studiosi e storici attorno ai temi affrontati dalla retrospettiva,
chiuderà il primo mese di programmazione, mercoledì 26 gennaio, alle ore
17.30, nella Biblioteca Renzo Renzi della Cineteca: Per una pedagogia
della Nazione: raccontare il Risorgimento vedrà gli interventi di
Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), Otello Sangiorgi (Museo del
Risorgimento) e Gian Piero Brunetta (Università di Padova).
Martedì 11 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
SENSO (Italia/1954) di Luchino Visconti (120’)
Serge Daney ha così pontificato: “Ci sono dei cineasti che dimostrano e
dei cineasti che mostrano”. Visconti appartiene a entrambe le categorie.
Senso mostra e dimostra che, a proposito del Risorgimento, Gramsci aveva
interpretato alla perfezione: non fu una rivoluzione del popolo. La
rivolta più lancinante, semmai, è quella che compete all’immaginazione
melodrammatica, distillata nei suoi imperativi più amari e sublimi.
Copia restaurata da Cineteca di Bologna e Cineteca Nazionale
Introduce Antonio Faeti
Mercoledì 12 gennaio, ore 17.45, Cinema Lumière
LA PRESA DI ROMA (Italia/1905) di Filoteo Alberini (5’)
I MILLE (Italia/1912) di Alberto Degli Abbati (45’)
I CARBONARI (Italia/1912) di Gustavo Serena (34’)
LA LUNGA CALZA VERDE (Italia/1961) di Roberto Gavioli (20’)
Il primo film italiano è una celebrazione, proiettata all’aperto per una
folla entusiasta: La presa di Roma. “L’Italia è fatta. Resta da fare il
cinema italiano” (Michele Canosa). Negli anni a seguire, l’epopea
risorgimentale rimarrà uno dei temi praticati più volentieri dal muto
italiano, per spirito educativo e opportunismo spettacolare. I Mille
mostrano bene come la concordia nazionale imponesse che nello stesso
afflato si unissero indissolubilmente uomini del popolo ed eroi
conclamati. I disegni della Lunga calza verde, realizzato per il primo
centenario dell’Unità d’Italia, raccontano gustosamente come all’Italia
sia capitato di diventare indipendente. (am)
Accompagnamento musicale al piano di Marco Dalpane
Introduce Giovanni Lasi
Venerdì 14 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
UN GARIBALDINO IN CONVENTO (Italia/1942) di Vittorio De Sica
Un aitante camicia rossa ferito si rifugia in un convento e riceve le
cure clandestine di due fanciulle. Al film non manca una certa epica
garibaldina e qualche sferzata aspramente antiborbonica, tanto che
qualcuno sì è spinto a vedere nel libertarismo dei protagonisti il
mascheramento di una metafora antifascista. Ma soprattutto è un
eccellente racconto sentimentale imbevuto di commedia, diretto da De Sica
con arguzia.
Introduce Antonio Faeti
Domenica 16 gennaio, ore 18, Cinema Lumière
IL GATTOPARDO (Italia-Francia/1963) di Luchino Visconti
“Visconti passò molti anni a tentare un adattamento di Proust per il
grande schermo. In un certo senso ci riuscì con questo stupefacente
arazzo cinematografico in cui ogni gesto, ogni parola, la disposizione di
ogni oggetto in ciascuna stanza richiama in vita un mondo perduto. Il
Gattopardo è un’epica del tempo, e la sua lentezza, che culmina in un
maestoso crescendo nella lunga sequenza del gran ballo, è governata dai
ritmi di vita dell’aristocrazia fondiaria siciliana”. (Martin Scorsese)
Copia restaurata presso il laboratorio L’Immagine Ritrovata, in
associazione con Cineteca di Bologna, The Film Foundation, Pathé,
Fondation Jérôme Seydoux-Pathé, Twentieh Century Fox e CSC – Cineteca
Nazionale
Martedì 18 gennaio, ore 20, Cinema Lumière
LA PATTUGLIA SPERDUTA (Italia/1952) di Piero Nelli (97’)
“Uno dei più bei film del dopoguerra italiano. Una sorta di western
psicologico, con il nemico che non si vede mai e le brume delle risaie,
una piccola pattuglia che deve combattere gli austriaci, ma intanto sta
pensando a un mondo che cambia più rapidamente di quanto pensino i
potenti, una natura brulla e scarna”. (Steve Della Casa)
Il film che Mario Martone ha dichiarato come fonte più prossima di Noi
credevamo.
Edizione restaurata da CSC – Cineteca Nazionale
Mercoledì 19 gennaio, ore 20.30 (replica ore 22.15), Cinema Lumière
MA CHE STORIA… (Italia/2010) di Gianfranco Pannone (80’)
Viaggio nel faticoso percorso unitario italiano. Potere, intellettuali e
popolo: un rapporto arduo e non privo di cinismo, che di fatto ha
impedito il formarsi di un sentimento nazionale condiviso. Cinegiornali,
documentari Luce e le parole di scrittori e poeti che esprimono un
sentimento amaro e ironico nei confronti di un Paese incapace di
elaborare i propri lutti e di guardarsi dentro. (adm)
In collaborazione con Fice Emilia-Romagna
Al termine, incontro con Gianfranco Pannone
Venerdì 21 gennaio, ore 17.30, Cinema Lumière
1860 (Italia/1934) di Alessandro Blasetti (81’)
“La cosa che mi rende più fiero di 1860 – dice Blasetti – è di avere
associato il parmigiano che parla col toscano, col romano, col
siciliano”. L’Unità d’Italia, oltre a essere il frutto di una campagna
bellica trionfale, è anche una questione linguistica. Blasetti
padroneggia una materia rutilante con misura e maestria.
Introduce Michela Zegna (Fondo Blasetti)
Venerdì 21 gennaio, ore 21, Cinema Lumière
NOI CREDEVAMO (Italia/2010) di Mario Martone (160’)
Il contrasto dilaniante tra azione e disillusione, che il regista pone al
centro di Noi credevamo, potrebbe essere interpretato come motto che
riassume 150 anni di patriottismo all’italiana. Il film prende le mosse
dalla decisione di tre ragazzi del Sud di reagire alla repressione
borbonica affiliandosi alla Giovine Italia. Percorrendo i successi e i
fallimenti del Risorgimento (un “Ottocento non ricostruito ma scavato nel
presente”, dice Martone) possiamo meglio comprendere la Vecchia Italia
nostra contemporanea.
Mercoledì 26 gennaio, ore 17.30, Biblioteca Renzo Renzi
Per una pedagogia della Nazione: raccontare il Risorgimento
Intervengono: Fiorenza Tarozzi (Università di Bologna), Otello Sangiorgi
(Museo del Risorgimento) e Gian Piero Brunetta (Università di Padova)
Programma Completo
Da Garibaldi al Caimano
come il cinema italiano ha raccontato l’Italia
Luci e ombre della storia nella sala buia
GENNAIO
1 – Il primo cinema muto, il Risorgimento e lo Stato unitario
Programma 1
La presa di Roma (Alberini & Santoni, 1905)
I Mille (Ambrosio, 1912)
Nozze d’oro (Ambrosio, 1911)
Durata tot. [1h 17’ 17’’]
Programma 2
I carbonari (F.A.I.,1912)
Il piccolo garibaldino (Cines, 1909)
Anita Garibaldi (Cines, 1910)
Durata tot. [55’24’’]
2 – Il Risorgimento
La lunga calza verde Gavioli 1960 20’
Noi credevamo Martone 2010
1860 Blasetti 1934
Un garibaldino in convento 1942
Senso Visconti 1954
Il Gattopardo Visconti 1963
Bronte: cronaca di un massacro che i libri di scuola non hanno raccontato Florestano Vancini 1972 vers restaurata 126’
La pattuglia sperduta Pietro Nelli 1954
FEBBRAIO
3 – Un nuovo secolo
L’albero degli zoccoli Olmi 1978
Novecento Bertolucci 1976
Non fiction italiana di inizio 900
I Compagni Monicelli
4 – La Prima Guerra
La grande guerra Monicelli 1959
Cinegiornali dal fronte italiano e immagini della Guerra di Libia (la prima guerra filmata) 1911
Uomini contro
MARZO
5 – Il Fascismo
Cinegiornali Luce
Camicia nera 1933 Forzano
Treno popolare Matarazzo 1933
Il delitto Matteotti corto di Nelo Risi
Allarmi siam fascisti
Amarcord Fellini 1974
Lo squadrone bianco di Augusto Genina, 1936
Il conformista Bertolucci 1970
Quattro passi tra le nuvole Blasetti 1942
Ossessione Visconti 1943
APRILE
6 – La Seconda guerra
Tutti a casa Comencini 1960
La lunga notte del ’43 Vancini 1960
Roma città aperta Rossellini 1945
Paisà Rossellini 1946
La città dolente Bonnard 1949
La notte di San Lorenzo Taviani 1982
L’uomo che verrà Diritti 2009
MAGGIO – GIUGNO
7 – La transizione
Sciuscià De Sica 1946
Caccia tragica De Santis 1947
Ladri di biciclette De Sica 1948
Anni difficili Zampa 1948
I documentari di De Seta De Seta 1954-59
Salvatore Giuliano Rosi 1962
Il cammino della speranza Germi 1950
Don Camillo Duvivier 1952
La strada Fellini 1954
I vitelloni Fellini 1953
I magliari Rosi 1959
Una vita difficile Risi 1961
LUGLIO – SETTEMBRE
8 – Il Boom
Una domenica d’agosto Emmer 1950
La spiaggia 1953 Lattuada
Un americano a Roma Steno 1954
Rocco e i suoi fratelli Visconti 1960
La dolce vita Fellini 1960
Accattone Pasolini 1961
Il posto Olmi 1961
Il sorpasso Risi 1962
La Rabbia di Pasolini 1963-2008
Le mani sulla città Rosi 1963
La vita agra Lizzani 1964
Comizi d’amore Pasolini 1965
Io la conoscevo bene Pietrangeli 1965
Una bella grinta Montaldo 1965
Signore & signori Germi 1966
OTTOBRE
9 – Gli anni della protesta
I pugni in tasca Bellocchio 1965
Deserto rosso Antonioni
La meglio gioventù Giordana 2003
La classe operaia va in paradiso Elio Petri 1971
Il caso Mattei Rosi 1972
Todo Modo Petri 1976
Un borghese piccolo piccolo Monicelli 1977
Colpire al cuore Amelio 1982
NOVEMBRE – DICEMBRE
10 – Da Berlinguer al Caimano
Berlinguer ti voglio bene 1977
Ecce bombo 1978
Regalo di Natale 1986
Il fare politica. Cronache della Toscana Rossa Hugues Lepaige (1982-2004)
Il portaborse 1991
il documentario di Bertolucci Pasolini prossimo nostro
Il caimano 2006
Gomorra 2009
Il Divo 2009
Il pezzo mancante Giovanni Piperno 2010
Ufficio Stampa:
Patrizia Minghetti
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Andrea Ravagnan
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