ANIENE FILM FESTIVAL 2010 – IL CINEMA DELLA TERRA

Dopo aver esplorato la Valle dell’Aniene toccando i comuni di Roviano, Riofreddo, Arsoli e Subiaco, e dopo una breve pausa agostana, il cinecamion di Officina Film Club è pronto a spostarsi in territorio romano.

Lunedì 30 agosto il festival approda al cinema Farnese Persol di Roma con un imperdibile programma, dalle 16 a mezzanotte, di visioni e incontri con gli autori. Saranno presenti alle proiezioni Gianfranco Rosi, Sabrina Guigli e Riccardo Stefani, Tommaso Cotronei.

TUTTE LE PROIEZIONI SONO AD INGRESSO LIBERO

LUNEDI 30 AGOSTO
Roma – CINEMA FARNESE PERSOL – Piazza Campo dei Fiori

Ore 16,00
UNE HISTOIRE D’EAU di Jean-Luc Godard e Francois Truffaut, Francia 1958-20’ (vers. orig. sott. it.) Soggetto, sceneggiatura, montaggio e speaker; Jean-Luc Godard; fotografia Michel Latouche; suono: Jacques Maumont; con Jean-Claude Brialy, Caroline Dim; produzione Pierre Braumbeger
Si è appena agli inizi della primavera del ‘58 e una improvvisa inondazione colpisce la regione parigina: l’idea di Truffaut consiste nel pensare di servirsi dei luoghi inondati come di un’idea scenografica per improvvisare una storia a soggetto.

L’ATALANTE di Jean Vigo, Francia1934 – 85’
Sceneggiature Jean Guinee; adattamento e dialoghi Albert Riera e J. Vigo; fotografia Jean-Paul Alphen, Louis Berger, Boris Kaufman; montaggio Louis Chavance; musica Maurice Jaubert; con M. Simon, D. Parlo, J. Daste
La difficile vita di due novelli sposi a bordo de l’Atalante, chiatta sempre in movimento sul fiume, governata da un vecchio mozzo e da un ragazzo. Su questa trama semplice ed essenziale Vigo costruisce uno dei capolavori della storia del cinema.

IL RUSCELLO DI RIPASOTTILE di Roberto Rossellini, Italia 1941 – 8’
Dai numerosi frammenti ritrovati da Domenico Murdaca presso il cinema Cilea di Palmi (RC) è stata ricostruita la continuità narrativa, sulla base delle sinossi d’epoca; la pellicola è stata scansionata alla risoluzione di 2K e le immagini e il suono, che erano fortemente danneggiati, sono stati restaurati digitalmente.Il film è stato girato in esterni in un ruscelletto vicino a Palidoro, nel retroterra di Ladispoli e gli interni dell’Istituto Ittiogenico di Roma. Restaurato dalla Cineteca di Bologna, presentato all’ultimo festival di Cannes.

Ore 18,00
LO SPECCHIO di David Christensen, Italia/Canada 2009 – 83’
Scritto e diretto da D. Christensen e Annalisa Schillaci; fotografia: Patrick McLaughlin; montaggio Annalisa Schillaci e Luca Gasparini; suono: Gianluca Costamagna; produzione Vivo film e Agitprop Films (Canada), realizzata con il sostegno del Piemonte Doc Film Fund
In un remoto angolo del Piemonte, nella tranquilla valle Antrona dominata da erte montagne, sorge il piccolo borgo di Viganella. È un paese di vecchi. Il sindaco Pierfranco Midali, lo sa. A quarant’anni suonati è appunto uno dei più giovani abitanti del paesino e non vuole affatto vederlo scomparire. Per questo prova a realizzare il suo folle sogno: far rinascere la comunità costruendo un enorme specchio sulla montagna dietro al villaggio, in modo che la piazza, il cuore del paese, riceva la luce riflessa del sole.

Ore 19:30
HISTOIRE D’EAUX (episodio dal film Ten minutes older – The Cello)
di Bernardo Bertolucci, Gran Bretagna/Germania/Francia -12‘
Diretto e scritto da Bernardo Bertolucci; fotografia Fabio Cianchetti; montaggio Jacopo Quadri; canzone Nino Ferrer; produzione Massimo Cortesi. Presentato a Venezia 2002. Per gentile concessione della Ripley’s film
Bertolucci ama dilatare il tempo dello sguardo, connettere lo spazio dentro una visione che si muove e si scosta dal ritmo della narrazione, per concentrarsi in una cognizione del tempo, che trasferisce i fatti in memoria.

Ore 20:00
BOATMAN di Gianfranco Rosi, Italia1994 – 55’
produttore: Gianfranco Rosi; montaggio Jacopo Quadri; consulente per il suono John Gurrin; montaggio suono David Novac. (35 mm, b/n, versione originale hindi e inglese, sott. italiano)
Un documentario in bianco e nero ambientato a Benares. Il regista Rosi attraversa il Gange accompagnato dal barcaiolo Gopal Maji, parla ed osserva i bagnanti ed i pellegrini. Un film pacato che permette di vedere molte cose.

Ore 21.00
SOPRA LE NUVOLE di S. Guigli e R. Stefani, Italia 2008 – 90’
Si rievocano i tragici avvenimenti del 1944, presentandoli in una cornice di storie vere, visti con gli occhi della gente che li ha dovuti subire. Persone che vivevano una vita in montagna povera, ma dignitosa: il lavoro nei campi, il matrimonio, la nascita dei figli, le feste di paese…e poi, in un attimo di follia, la fine. Il 18 marzo del 1944 vennero barbaramente uccisi, a Monchio, Costrignano, Susano e Savoniero (Palagano-MO), 131 civili, tra cui donne e bambini. Due giorni dopo, per mano della stessa compagnia tedesca di Hermann Goering, subirono la stessa sorte, a Cervarolo (Villa Minozzo-RE), 24 uomini, compreso il parroco. MarioMonicelli dichiara : “straordinario, ….trattare certi stati d’animo, certi argomenti così con quella sobrietà è molto raro oggi…è la bellezza e la qualità del film..un film che va visto…un film che è una poesia..”

ore 22.30
RITRARSI di Tommaso Cotronei Italia 2008 – 83’

Misterioso come la sua terra, la Calabria dell’entroterra, il suo cinema si sviluppa sempre al limite della narrazione in un inedito paesaggio calabrese. Quelle zone boscose piene di bruma le abbiamo viste da lontano, tenute ben a distanza da Vittorio De Seta in Calabria. Qui non siamo più di fronte ai latifondi a perdita d’occhio, ma, in avvicinamento progressivo, alla gente che umilmente vive del lavoro contadino. Il nome di De Seta non è casuale perché Cotronei ha fatto il suo primo apprendistato di cinema proprio sul set di Calabria, già con un bel bagaglio di storie da raccontare, rivoluzionarie nel mettere in luce una realtà sommersa e soprattutto elaborando un tempo interiore che ha poi sviluppato in maniera del tutto autonoma, impadronendosi delle nuove tecnologie e montando da solo i suoi film lancinanti (non ci stupirebbe se ancora oggi stesse mettendo mano a una ulteriore versione definitiva). Ci troviamo di fronte a un paese sconosciuto che non interagisce con il resto dell’Italia se non per piccoli indizi. Il ritmo dei film di Cotronei è una registrazione dei movimenti elaborati sulle attese. ( Silvana Silvestri – Il Manifesto )

“Voglio raccontare quello che toglie la povertà alla mia gente, e non si tratta solo di beni materiai, ma della possibilità di poter accedere alla cultura, conoscere, sognare, una possibilità non solo negata, ma neanche immaginata…. Dei bisogni dell’anima politici ed intellettuali in genere non ne parlano mai. E nemmeno quelli di sinistra purtroppo! E quanto tempo sprecato in tante riunioni: come mai l’operaio non ci vota? continuano a domandarsi. É perchè non si sente toccato nell’animo, nelle sue esigenze più intime. Si sente lasciato solo assieme ai suoi figli condannati alla medesima esistenza. E quando di tanto in tanto qualcuno osserva questa “razza inferiore”, in letteratura o cinema che sia, la racconta come bisognosa di sole cose.”

Maggiori informazioni su www.anienefilmfestival.it e su www.schermaglie.it oppure contattare officinafilmclub@gmail.com

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