GOYO

Anime, 2010 Giappone, 12 episodi, Regia: Tomomi Mochizuki, Tratto dall’omonimo manga di Natsume Ono, Character design: Kazuto Nakazawa, Musiche: Kayo Konoshi, Yukio Kondo, Animazioni: Manglobe. Visibile a pagamento per i residenti di lingua francese su www.kzplay.fr

I programmi del contenitore noitaminA di Fuji TV, che ha già presentato in questi anni titoli cult e ricercati quali Akaba Kitaro, Paradise Kiss, Ayakashi, Higashi no Eden e tanti altri, questo aprile ha presentato tra le 00:45 e 1:45 oltre che una piccola chicca come Tatami Galaxy di Masaaki Yuasa (prossimamente un doveroso approfondimento ndr)  l’anime che è stato tratto dal manga assai particolare e pittorico della mangaka Natsume Ono (Gente, Ristorante Paradiso).

Lo studio Manglobe (Ergo Proxy) si è preso l’onere molto difficoltoso di rendere in animazione lo stile particolarissimo della Ono, riuscendoci alla perfezione chiamando all’appello uno dei più bravi registi di anime (per chi scrive ma non solo) in circolazione: Tomomi Mochizuki già visto alla regia di Maison Ikkoku capitolo finale, la serie capolavoro Zettai Shonen (purtroppo ancora inedita in Italia) e tanti altri classici che gli italiani ricorderanno sicuramente).

Il character design di Kazuto Nakazawa (Samurai Champloo)  riprende quello della Ono rendendolo un po’ più tondo, lievemente più definito con fronti prominenti nelle quali il bianco pallore della pelle può far capolino in un turbine di foglie di momiji ( foglie rosso intenso) che cadono sui kimono multicolori dei protagonisti.

Goyo significa “cinque foglie” o “i cinque rami della foglia di momiji”, ma nell’anime è anche il nome del gruppo di banditi comandato da Yaichi.

I Goyo rapiscono bambini per guadagno, Masa un ronin (samurai senza padrone) diventa yojimbo (guardia del corpo) proprio di Yaichi, malgrado sia una persona estremamente onesta, lentamente ma inesorabilmente il samurai si ritroverà invischiato dal fascino di Yaichi e nel gruppo.

Si impara da Goyo che “ tutti facciamo parte dello stesso albero, e talvolta pure della stessa foglia”.

Composizioni dell’inquadratura che tendono a dimenticare la terza dimensione, un ritmo che prende il respiro della verità più sacra, meravigliosi controcampi che nel manga non potevano essere presenti.

Un gran bell’anime.

In Francia, dove sono ormai una decina di anni avanti a noi, l’anime è visibile tramite il canale internet KZTV (dalla vecchia casa Kaze attivissima fino a qualche anno fa comprata proprio per questo dalle maggiori case giapponesi che cercano di legalizzare la visione in simulcast/streaming da internet).

Buttateci un’occhiata se siete in territorio francese.

www.kztv.fr

Davide Tarò.

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