TOKYO MAGNITUDE 8.o
Anime, Giappone 2009, 11 episodi, Regia: Masaki Tachibana, Scrittura serie: Natsuko Takahashi Scrittura episodi: Hiroko Kazui (eps 4, 7) Natsuko Takahashi (8 episodi eps 1-3, 5, 8-11) Yoichi Kato (eps 2, 6) Character design: Atsuko Nozaki, Musiche:Ko Otani. Trasmesso nel luglio 2009 sul canale Fuji TV nel contenitore ‘Noitamina’.
In Giappone vi è il 70 per cento di possibilità che un terremoto di magnitudo 7.0 raggiunga il Giappone nei prossimi trenta anni.
La storia di questo spettacolare anime prevede che ne arrivi uno di 8.0 nel 2012.
L’anime è stato costruito su basi scientifiche e su vari studi applicati ed è da considerarsi verisimile.
Questo il messaggio che lo staff vuole dare agli spettatori.
Ma l’anime, viva Dio, dà molto, molto di più che una storia verisimile.
Seguiamo una ragazzina di nome Mirai, dal carattere difficile, non è un caso che appena prima del terremoto sfugga alla sua bocca insoddisfatta annoiata ed ignara: “vorrei che sparisse tutto”.
Detto e fatto, il terremoto di gran lunga più potente che il Giappone abbia mai sopportato arriva, quasi evocato.
Con la ragazzina c’è il suo fratellino Yuki, insieme erano andati per il primo giorno di vacanze a vedere l’esposizione di robot ad Odaiba l’isola artificiale e modernissima della baia di Tokyo (così tanto citata indirettamente da Oshii in Patlabor).
La ragazzina ed il bambino sono soli, i genitori davvero assenti non li accompagnano neanche questa volta, anche se lo avevano promesso al fratellino, e questo a Mirai, pesa, pesa molto.
Il terremoto arriva e distrugge tutto e tutti.
I due ragazzini si trovano soli nel disastro totale.
Mentre inondazioni ed incendi scoppiano e si abbattono un pò d’appertutto, incontrano Mari, una donna d’azione, con un giubbotto da motociclista, madre di famiglia.
Famiglia che la donna vuole assolutamente raggiungere e sapere se è ancora viva, ma nel frattempo aiuta i due ragazzini soli nell’olocausto.
Ogni episodio riserva una sorpresa, mentre lo svolgimento della serie procede sicuro e lineare.
Masachi Tachibana lo abbiamo visto al lavoro sugli storyboard di alcuni episodi di serie quali Noir, Full Metal Alchemist, Eureka 7, Ghost in the shell S.A.C tra i tanti.
Preciso e sicuro riesce a creare attraverso le inquadrature dell’anime un atmosfera di disastro generale, quasi claustrofobica.
Il tocco femminile sul chara design è chiaro e lampante, dolce e deciso, perfettamente intonato alla serie, alla quale dona un lato femmineo essenziale.
Atsuko Nozaki già apprezzata come assistente direttrice delle animazioni e animatrice chiave nella bella e sottovalutata serie Aquarion (vista in Italia su Mtv e su reti regionali dopo), su Le Chevalier D’Eon (visibile su Sky), Ergo Proxy (edito in dvd in Italia da PaniniVideo e scandalosamente inedito in tv), Eureka 7 serie ( in onda sulla benemerita Rai4) e del relativo film finale E7: Good night, sleep tight, Young Lovers, Evangelion 1.0: You are (not) alone e molti altri ancora, in questa serie riesce a dare una vitalità ai volti dei ragazzini invidiabile e funzionale al meccanismo di coinvolgimento emotivo interno.
Non solo anime catastrofico quindi, ma catastrofe di una società dove i legami famigliari sono freddi come i precotti lasciati in frigo prima di andare a lavorare per tutto il giorno.
Una sconosciuta che non si adegua alle regole può essere più “importante” per due ragazzini dei loro stessi genitori.
E’ già un bel “terremoto” questo, no?
Nell’estate di riferimento, questo anime è stato il più visto, anche grazie ad una buona ed insistente pubblicità.
Le belle musiche della sigla iniziale sono state affidate a Abingdon Boy School, ed è subito ritmo.
Lo studio produttivo delle animazioni è lo studio Bones.
Sito ufficiale : 東京マグニチュード8.0
Davide Tarò.