GIANLUCA DI FRATTA
ROBOT, Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi.
Società editrice L’aperia, 200 pag, Euro 14,50.
MANGA ACCADEMICA 1: Rivista di studi sul fumetto e sul cinema di animazione giapponese.
Società editrice La Torre, 138 pag, Euro 10,50.
GOLDRAKE 30: Antologia di racconti robotici.
Società editrice La Torre, 178 pag + cd-rom, Euro 14,50.
Presentare l’opera di Gianluca Di Fratta, orientalista e storico del fumetto e cinema di animazione giapponese, oltre che studioso della cultura e lingua orientale, è tutt’altro che semplice.
Però doveroso.
Per la mole e la qualità del lavoro svolto, principalmente, e per la dedizione con la quale lo studioso si è sempre dedicato alla cultura ed all’entertainment giapponese in tutte le sue forme.
Voglio partire da un libro non facilmente reperibile, ma per tutte le cose più belle che vale davvero la pena cercare, questa pubblicazione dona un tesoro di grandissime soddisfazioni e notizie.
E’ semplicemente uno dei libri più interessanti usciti sull’argomento, una mini-bibbia, il suo titolo è: ROBOT, Fenomenologia dei giganti di ferro giapponesi.
Grazie a una miscellanea di interventi di critici ed esperti quali Roberta Ponticello, Guglielmo Signora, Alessandro Vietti e Alessia Martini, guidati dallo stesso Gianluca, autore a sua volta di un pregnante saggio.
Lungo l’intero volume ci viene descritta la storia dei robot, anzi del ‘robot’, dal termine coniato nel primo ventennio del secolo scorso, per giungere alle teorie settecentesco/ottocentesche sul movimento e sulla meccanica così care all’Oshii Mamoru di Ghost in the shell 2: Innocence (L’Attacco dei Cyborg), per arrivare ai robot della fantascienza delle Weird Tales e di Isaac Asimov, giungendo ai cartoni animati giapponesi fino a superarli e trattare della moderna robotica.
Di particolarissima attenzione il saggio della brava Alessia Martini che tratta del genere “Tokusatsu” (Effetti speciali), quello per intenderci dei vari Megaloman, Spectreman ed Ultraman, per capire quanto l’elemento robotico è subentrato nei soggetti dei vari episodi.
Inoltre, di particolare pregio è la riproposizione, come copertina, di una bella e “storica” illustrazione che mette a confronto le altezze di (quasi) tutti i robot giapponesi degli anni ’70 (tra i grandi esclusi nagaiani c’è Jeeg robot d’acciaio, ma in effetti in Giappone è considerato un robot meno importante di molti altri…).
Il secondo titolo che si deve al prolifico autore/curatore è MANGA ACCADEMICA 1, un insieme di interessantissimi e in massima parte inediti studi sul fumetto giapponese, sulle politiche editoriali e mercato dei manga in Giappone a cura di Nicoletta Preziosi, o la disquisizione sul cyberpunk e su Masamune Shirow di Lucia Massimino fino ad arrivare al pezzo forte del saggio, in esclusiva la traduzione italiana di due episodi del manga storico di Go Nagai, Harenchi Gakuen (La scuola spudorata) a cura della brava Emilia Disclafani.
E per finire, il terzo titolo, non più saggio ma insieme di racconti realizzati dal pubblico degli appassionati, una vera e propria “testimonianza di fede” come viene definita acutamente sul retro del volume, il suo titolo? Goldrake 30 Antologia di racconti robotici!
Racconti, o altre forme come l’illustrazione, poesia, fumetto per commemorare il trentennale di Goldrake. Tutto questo?
No di certo, in allegato un cd-rom con la presentazione in esclusiva dello spettacolo teatrale Ecce Robot di e con Daniele Timpano, le produzioni video del C4D Team, Grendizer Returns e Super Robot Project, oppure il nuovo trailer del bel The Ufo del Gtgroup, oppure ancora i corti Moonbase e Space Research Institute, realizzati in esclusiva per il volume.
In uno dei cortometraggi realizzati in Italia da gruppi di tecnici appassionati, si vede Goldrake in forma di Ufo che vola per i cieli di Lucca, questo fa genialmente il verso a quello che dissero Fruttero e Lucentini sui supposti “limiti” della fantascienza italiana ambientata in Italia : “non si potrà mai vedere un ufo nei cieli di Lucca”
Eh già…
Davide Tarò di neo(N)eiga