RAI 4 FILM ANIME in PRIMA SERATA e LA VERA RIVOLUZIONE TELEVISIVA

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La quarta rete rai del digitale terrestre, il quarto moschettiere che mancava, quella dedicata all’enterteinment visto nella sua più ampia accezione del termine, di fatto ribalta un assioma comune, che da anni ormai girava nelle menti degli spettatori italiani.

La novità e i prodotti “altri” sono tenuti lontani dalla Rai, la novità regna nelle reti private.
Ora questo non è più vero.
Anzi, ora è l’esatto contrario.
Carlo Freccero, direttore di rete, vecchio uomo con gran pelo per questo lavoro, un uomo, un tecnico che sa come gestire una rete, dalla Italia 1 nascente degli anni ’80 alla Rai2 degli anni ’90, fino al suo allontanamento in una nazione più attenta al nepotismo che al valore del lavoro, approda finalmente dopo anni di ingiusto oblio a questa Rai4, incarnazione forse definitiva di tutto quello che il direttore ha sempre fatto.
Ed ha la sua rivincita.

Freccero comincia con poco, agli albori del digitale terrestre, ben prima dei vari switch off, parte ordinatamente da quello che gli danno, senza un vero e proprio budget, e lo valorizza fino al midollo, fa recuperare con un gusto certosino film, pellicole rare o cult, prendendo e rendendo finalmente visibili al grande pubblico dal magazzino Rai copie de Il buio si avvicina di Kathrin Bigelow, La fortezza di Michael Mann, Hardware, Fusi di testa, Breakfast Club e molti altri, mischiandole ad orari pomeridiani e preserali a semi novità come Il patto dei lupi di Cristhoper Gans, Aeon Flux di Karin Kusama, Black Dalhia di Brian De Palma, Million dollar baby di Clint Eastwood, Good Night and good luck e tanti altri film visibili in quel momento in televisione solo in prima, seconda o (peggio) terza serata.

Rai4 non è una rete di cinema, ma per la maggior parte riesce a recuperare con competenza ed una certa passione ,dall’inutilizzato magazzino Rai, film “cult” trasversali.

Stessa cosa accade per i serial, pur dandogli una importanza semiologica senza precedenti con pubblicità “cinematografiche” e piene di gusto e classe, all’inizio non fa altro che recuperare i vecchi diritti di serie Rai che stavano marcendo negli archivi: Beverly Hills 2010, Melrose Place, L’incredibile Hulk, fino a recuperare vecchie chicce scomode come Dream On di Jhon Landis e il troppo dimenticato e sepolto capolavoro Millennium di Chris Carter, aggiungendoci titoli storici forti dalla “sua” vecchia Rai2 quali Dead Zone e Streghe.
Dal catalogo Mediaset riesce a procurarsi Angel lo spin-off di Buffy l’ammazzavampiri.

Prima di lui, reti giovani come Italia 1 o Iris per il digitale terrestre lo trasmisero alle 3 o 4 di notte non credendo molto nel prodotto, Freccero lo programma in prima serata, con replica nel preserale, facendolo diventare, in breve, il segmento di orario più visto nel digitale terrestre.

Chissà cosa ne pensa il sedicente programmatore di fiction a Italia 1, che ogni giorno continua a ricevere una sonora doccia fredda dai dati di ascolto di Rai4.
Recupera ancora delle serie poco valorizzate da Rai2 quali Life on Mars, l’originale e Weeds.

Poi, incominciano le novità in esclusiva per la rete come Brothers and Sisters, Everwood, Madmen, Crash, ma la vera novità più grande per l’asfittico mercato televisivo italiano è stata il battesimo della fantascienza di altissima qualità in prima serata con il serial Battlestar Galactica di R.D.Moore, remake apocrifo della vecchia serie anni ’70, o la bella e particolare serie Eureka.
L’assoluta rivoluzione del palinsesto la si è avuta con gli anime novità ,Sfondamento dei cieli Gurren Lagann e Code Geass Lelouch of the Rebellion in seconda serata, nessuna novità forse nella forma visto che MtvItalia è stata gradita, indiscussa e coraggiosa pioniera già dal 1998 con l’Anime Night, dovuta in massima parte all’illuminato Roberto Orsini, ma la sostanza è molto diversa, semiologicamente gli anime sono stati assimilati per la prima volta in assoluto nella televisione italiana a serial dello stesso “livello semiologico” di DrHouse e E.R, non più cose per bambini o ragazzi, le belle e ricercate pubblicità su Rai4 parlano chiaro.

Le mattine di sabato e domenica la rete le dedica alle serie anime Aria e Romeo x Juliet, due novità acquistate già l’anno scorso per RaisatSmash nel satellite, ma che la fuoriuscita di Rai da Sky e la relativa soppressione del nuovo canale ha scansato definitivamente.
La novità più calda e recentissima della effervescente rete è stata la trasmissione di film anime in prima serata.
Freccero voleva acquistare oltre i due film di Ghost in the shell, regolarmente trasmessi giovedì 10 e 17 dicembre, anche la serie televisiva Gits Stand Alone Complex, ma i diritti per la trasmissione televisiva non li possedeva la Panini Video, commercializzatrice dei dvd in Italia, e (forse) neanche la Yamato Video, distributrice per la televisione in una ormai storica Mtv Anime Week di due anni or sono, che ne trasmise il primo episodio, e quindi non se ne è fatto più nulla. (per saperne di più leggere l’intervista a Freccero su: http://www.animeclick.it/news/23353-esclusiva-animeclick-intervista-carlo-freccero-direttore-rai4 )
Ma per le altre pellicole anime l’appuntemento è garantito, titoli quali La ragazza che saltava nel tempo di Mamoru Hosoda distribuito dalla Kaze, il bellissimo Millennium Actress di Satoshi Kon sono previsti per i giorni di natale.

Rai4 nelle intenzioni di Freccero, con il definitivo arrivo degli anime, è diventata una community tv, una tv sì generalista, ma di un certo tipo, fatta di spettatori che la televisione per un verso o per l’altro non la guardavano più, fatta da un pubblico un po’ più esigente che piuttosto di malavoglia magari, scaricava gli episodi di serie anime o serial che non si vedevano in televisione.
Fino ad ora.

Davide Tarò

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