FULL METAL ALCHEMIST BROTHERHOOD
Hagane no Renkinjutsushi Full Metal Alchemist 50 episodi. Giappone 2009 Regia: Yasuhiro Irie Character Design: Hiroki Kanno Musiche: Akira Senju. Animazioni: Studio Bones. In onda ogni martedì sera nell’Anime Night di MTVItalia. Remake della omonima serie del 2003.
In realtà, è una vera e propria “riscrizione” della stessa, molto più fedele al manga originale di Hiromu Arakawa, assai di più della precedente.
Sia la prima serie, sia il bel film ‘Il conquistatore di Shamballa’, tutti già programmati su MTVItalia, sia questa serie convivranno nello stesso “universo”.
Rimane la genuina curiosità di vedere come riuscirà lo studio Bones (già produttore della serie precedente) a condensare gli ormai più di venti volumi del manga in una cinquantina di episodi.
I colori squillanti, saturi e meravigliosamente tendenti al blu in alcune scene capitali, sono il primo elemento che risalta agli occhi, eredità presa dalla produzione della bella precedente serie di ‘Soul Eater’, poi vi è l’animazione, enormemente più fluida, ed infine, vi sono i fondali, mai curati con così tanti dettagli per i quali una visione in full hd sarebbe doverosa.
La storia parte (diversamente dal manga e dalla serie precedente) da Central City e non da Lior, i fratelli Elric non hanno preso ancora il treno che li porterà nel piccolo villaggio dove li aspetterà un prete truffaldino, e stanno inseguendo Isaac McDougall, personaggio inventato per questa serie, un alchimista ribelle che può comandare l’acqua, e generalmente tutto quello che è liquido.
Poi, dall’episodio successivo in poi, gli eventi seguiranno precisamente il manga, anche dopo l’arrivo a Xing, arco narrativo nel quale la prima serie animata aveva preso più libertà.
Stessa casa di produzione, ma assolutamente non stesso staff, Masahiro Ando, regista del bel ‘Sword of the stranger’ e della maggior parte della serie dell’alchimista del 2003, non se la sentì di accettare di realizzare il remake di una serie che aveva già fatto.
Il character design di Hiroki Kanno, già visto all’opera sulla serie di ‘Rahxephon’, è molto espressivo e curatissimo, forse più simile al tratto del mangaka Harakawa di quanto si possa supporre, dà un plusvalore a questa curatissima serie.
La sigla iniziale cantata dalla bella Yui, un mix tra pop melodico e rock, dove il primo prende abbondantemente il sopravvento, a differenza della prima serie, dà comunque una forte impronta al “restyling” dell’anime.
La bellissima sigla finale invece è curata dal gruppo ex-visual SID, questa si, davvero sperimentale e piena di ritmo. Tutti gruppi o cantanti questi che arrivano sotto contratto dalla Sony Records giapponese.
Le musiche interne del bravo Akira Senju, già visto all’opera sulla serie ‘B’TX’, sono come al solito curatissime e trascinanti, ma meritoriamente del tutto invisibili all’orecchio.
Yasuhiro Ire arriva già dalla regia di ‘Kurau Phantom Memory’ e ‘Alien Nine’, e gestisce con mano sicura di chi conosce, e pretende che si conosca, la prima serie ed il manga.
La serie, una delle prime al mondo, ha beneficiato di un contratto tra casa produttrice, distributori locali e web, per la messa a dispoizione totalmente gratuita e legale in webcast degli episodi della settimana che venivano trasmessi ogni domenica su TBS da aprile scorso.
E’ successo per la Francia, il Belgio e la Svizzera con l’accordo di DYBEX, è successo anche in Italia grazie all’attenzione del canale MTVItalia.
Infatti anche gli spettatori italiani si sono potuti vedere legamente la serie sottotitolata in italiano sul sito www.mtv.it (dove inoltre, si può vedere anche il bel TIME OF EVE del bravo Makoto Shinkai) da aprile, prima della messa in onda ufficiale televisiva.
Un nuovo modo di distribuire gli anime.
Un eventuale futuro.
Davide Tarò di neo(N)eiga.