EVANGELION 2.0: You can (not) advance

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Evangelion Shin Gekijoban: Ha. Giappone 2009. Regia: Hideaki Anno. Character design: Yoshiyuki Sadamoto. Musiche: Shiro Sagisu. Animazioni: Gainax, Studio Khara. Durata ’90. Disponibile prossimamente in dvd per Dynit. Giugno 2009, cinema giapponesi.
“Non si dovrebbero usare i ragazzi per il tornaconto degli adulti” Viene detto all’inizio del film dall’aiuto del comandante Gendo Ikari.
“Non si dovrebbero usare gli adulti per il tornaconto dei ragazzi”
Confida invece soddisfatta tra sé il nuovo affascinante personaggio femminile: Mari Illustrious, pilota russa di Eva, dopo aver sconfitto non senza gravi difficoltà il terzo angelo.
‘(Non) puoi avanzare’, questo il (bel) titolo internazionale dato al secondo opus del progetto Rebuilt of Eva, mentre il precedente You are (not) alone era una sorta di giocosa citazione ad Incontri Ravvicinati del Terzo Tipo di Spielberg, questo secondo titolo suona più come una sfida, come una mutazione che sta avvenendo.
Il gioco si fa serio.
La posta in gioco è alta, l’intima anima di Eva, come la conosciamo.
Ed in effetti questo secondo film, si discosta di parecchio dagli avvenimenti ricordati della serie del 1995.
Varia nei contenuti e nella forma.
Dimentichiamoci i piani lunghi, immanenti della serie, quelli che l’hanno resa N.a.s Nuova Animazione Seriale come direbbe il collega Stefano Gariglio, soltanto all’inizio, dopo l’incipit devastantemente bello e incredibilmente trascinante del combattimento (completamente inedito) in Russia tra la nuova pilota Mari Illustrious e il terzo angelo, ci si può riconoscere in un lento piano sequenza tratto dal footage della serie del 1995, più precisamente la commovente ed inquietante sequenza di Gendo e Shinji Ikari al cimitero sulla tomba della moglie/madre.

Non ci saranno più lente panoramiche né piani sequenza degni di nota per tutto il resto del film.
Ci sarà umanità, umanità calda ed avvolgente, a differenza della serie televisiva, in questo secondo opus cinematografico i personaggi si “sentono”, l’arrivo di Asuka Langley, la pilota americana di Eva esuberante ed all’apparenza insopportabile, è un modo per dare importanza etica al trio di piloti neo-formatisi: Shinji, la misteriosa Rei Ayanami ed appunto Asuka.
L’ “esterno” e giovane Toji, in questa versione cinematografica è profondamente umano, scherza con Shinji, e presa direttamente dal footage della serie del 1995, in una bella sequenza porta il ragazzo nel suo orto personale, per fargli capire quanto è bello vedere e provare a collaborare alla crescita di un essere vivente.
Crescita dei personaggi appunto.

Shinji sembra raggiungere un equilibrio con Rei che le ricorda pericolosamente la mamma, riesce a pilotare senza grandi problemi nell’entry Plug dell’Eva 01 e sente l’odore della mamma anche lì, come in un ventre materno, i rapporti con la nuova arrivata, dopo la sferzata iniziale sembrano appacificarsi, gli amici della scuola ormai stimano il ragazzo, sembra addirittura che Shinji si sia riappacificato con il padre, parlando con la signorina Misato che ebbe un rapporto paterno similmente complicato durante il second Impact.
Tutto sembra procedere, insomma.
Ma: You (can) not advance.

Tutto cede, alla fine, il mutamento è alle porte, sapranno i personaggi accettarlo?
Sapremo, soprattutto, noi spettatori accettarlo?
Il personaggio di Illostrious è, a ben vedere, l’unico children che ha deciso di essere quello che è.
O meglio, che ama essere quello che è, almeno dai primi elementi forniti.
Neanche Asuka Langley, nei suoi deliri di megalomania, era soddisfatta di essere quella che era.

Ora, il raggio di azione dei sentimenti è stato aumentato, a dismisura.
Hideaki Anno può essere davvero paragonato ad un regista della nouvelle vague, ad un Godard con la profonda dolente umanità di un Truffaut.
Gioca con i personaggi, un gioco cinematografico “etico”, li approfondisce e li rimaneggia, puntando alla loro essenza intima, quella di Eva, con gioia e competenza di linguaggio.
Le musiche, spettacolarmente scelte, una più bella dell’altra, ci trascinano verso il cataclismatico finale, dove nulla sarà come prima e dove Evangelion verrà (quasi) sicuramente ricostruito davvero.
E noi ringraziamo Anno per questo.

Davide Tarò di neo(N)eiga.

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