ANIENE FILM FESTIVAL Il cinema della terra
Officina Film Club Documentari, film, incontri per raccontare la realtà profonda del nostro Paese ROVIANO (Rm) Castello Brancaccio 6 7 8 novembre ARSOLI (Rm) Teatro Comunale 13 14 15 novembre ROMA Cinema Farnese 16 novembre PRIMA EDIZIONE OLMI, LIZZANI, DE SETA, EMMER, DE SANTIS, DI GIANNI, VANCINI, MINGOZZI, DI GREGORIO, TAFFAREL, ANDREASSI, MANGINI, PANNONE, PISANELLI, PEAQUIN, FASULO, GASTINELLI, ROSI, VICARI, GUADAGNINO, RICCI, BENVENUTI e numerosi altri
ANIENE FILM FESTIVAL. Il cinema della terra è un evento promosso e organizzato da Officina
Filmclub di Roma, realizzato con il contributo della Provincia di Roma – Assessorato alle Politiche Culturali. Ha il
sostegno dell’ARSIAL (Agenzia regionale per lo sviluppo e l’innovazione dell’agricoltura del Lazio), della Roma/Lazio
Film Commission, e il patrocinio della Comunità Montana dell’Aniene, dei comuni di Roviano e di Arsoli.
Si svolgerà il 6, 7 e 8 novembre a Roviano (Rm) nella Sala del Castello Brancaccio, il 13, 14 e 15 novembre ad Arsoli (Rm)
presso il Teatro Comunale, mentre la serata conclusiva avrà luogo a Roma il 16 novembre al Cinema Farnese-Persol.
Il cinema italiano sarà al centro della manifestazione con un’attenzione particolare al cinema indipendente,
rappresentato da autori giovani particolarmente stimolati dal confronto con la realtà contemporanea, si pensi ai vari
Pannone, Pisanelli, Peaquin, Fasulo, Gastinelli, Gianfranco Rosi, Vicari, Guadagnino, Ricci, Benvenuti. Allo stesso tempo
Aniene Film Festival darà spazio ad una selezionata antologia di autori che hanno fatto la storia del documentarismo
italiano,come De Seta, Emmer, De Santis, Di Gianni, Vancini, Mingozzi, Di Gregorio, Taffarel, Andreassi, Olmi, Lizzani,
Mangini.
I REGISTI PRESENTI AL FESTIVAL
Roviano. Il 6 Novembre Paolo Benvenuti con il suo “Cantamaggio”, riscoperta di teatro popolare con la guida di Dario
Fo; Paolo Pisanelli, con la musica coinvolgente del Salento del suo “Il sibilo lungo della taranta”.
Il 7 Novembre Luigi Di Gianni, padre nobile del documentarismo etnografico italiano; Esmeralda Calabria e Giuseppe
Ruggiero con il loro sconvolgente “Biutiful cauntri”, la docu-inchiesta pluripremiata sul dramma dei rifiuti nel
napoletano.
Domenica 8 Alfredo Baldi, che presenterà una nuova e straordinaria documentazione relativa alla lavorazione di
“Sole”, capolavoro scomparso di Alessandro Blasetti; Gianfranco Pannone, con una selezione di suoi lavori, tra cui
l’ultimo “Immota manet” sul terremoto dell’Aquila.
Arsoli. Il 13 Novembre il maestro Carlo Lizzani presenta il suo recentissimo omaggio all’amico Giuseppe De Santis,
autentico “regista contadino” del nostro cinema; Daniele Vicari, con uno dei suoi primi lavori, l’inchiesta sui pastori
macedoni “Uomini e lupi”; Alberto Fasulo, con il suo film “Rumore bianco”, una singolarissima esperienza produttiva
capace di coinvolgere decine di piccoli comuni sparsi lungo il corso del fiume Tagliamento.
Il 14 Novembre Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino, cantori della vita contadina delle valli piemontesi; Luca
Guadagnino e il suo “Cuoco contadino”, appassionante ritratto di un artigiano del gusto; Joseph Peaquin con il suo
pluripremiato “In un altro mondo”.
Il 15 Novembre Mariangela Barbanente, con le raccoglitrici di pomodori protagoniste del suo “Sole”; Cecila Ricchi, con
la sua opera prima “A larco dae domu”, sulla transumanza in continente delle comunità di pastori sardi; Cecilia
Mangini per “Stendalì”; Sandro Gastinelli e Marzia Pellegrino per “Prezzemolo, sensa pile sensa curént elèctrica”
Roma. Il 16 Novembre al cinema Farnese per la giornata di chiusura ospite Gianfranco Rosi con il suo straordinario
“Below sea level”, uno dei docufilm italiani più apprezzati dell’ultima stagione e focus nei confronti di una
cinematografia estera, quella francese, da sempre la più attenta alla tematica del rapporto cinema-terra. Saranno
presentati una serie di titoli assai significativi, per qualità degli autori e spessore narrativo: Rèmi Mauger con il suo
elegiaco “Paul dans sa vie”; il maestro Raymond Depardon con il suo “La vie moderne”, ulteriore capitolo della sua
personalissima documentazione del mondo contadino francese; “L’apprenti” di Samuel Collardey; “Retour en
Normandie” di Nicolas Philibert, in anteprima italiana; “Home” di Yann Arthus – Bertrand, straordinario reportage
sullo stato di salute del pianeta, uno dei casi cinematografici dell’anno. Tutti i film della sezione francese sono
presentati in originale con sottotitoli.
LA “MISSIONE” DEL FESTIVAL
L’idea di fondo è quella che, nel volgere di alcune edizioni, questa manifestazione possa svilupparsi con le
caratteristiche di un vero e proprio festival; con questo facendo riferimento nelle tante iniziative indipendenti e
qualificate che negli ultimi anni si sono sviluppate un po’ dovunque in Italia, impostando in maniera nuova i
rapporti tra cinema-ente locale-associazionismo culturale. Ci riferiamo in particolare al fiorire recente di
manifestazioni/festival che hanno fatto del rifiuto del gigantismo organizzativo – in favore della vivacità della
proposta e di un corretto rapporto con il territorio – la loro caratteristica principale e qualificante. Ad esempio: il
Sagrantino Festival di Perugia e Montefalco, il Lucca Film Festival, il Festival di Cosenza, Asuni Festival in provincia
di Oristano, (paese di 400 abitanti dove i partecipanti sono ospitati nelle case degli abitanti e si mangia nella
mensa della scuola elementare ecc.).
La Valle dell’Aniene si presenta come un’area in grado di accogliere al meglio questa indicazione di lavoro,
miscelando le diverse e contraddittorie sollecitazioni che le sono proprie: la vicinanza con Roma, ma allo stesso
tempo il sentirsene lontana; la vivacità culturale dei suoi centri (ricchi di associazioni di base ed importanti siti
museali), che si accompagna però ad una carenza ancora grande di strutture primarie (sale cinematografiche, in
particolare); una storia importante, ricca di tradizioni millenarie (con grande messe di ricerche, studi, ecc), insieme
ad una più recente sensazione di perdita di riferimenti culturali solidi, in particolare per le giovani generazioni, e
certamente determinata dalle grandi trasformazioni economiche e sociali che hanno interessato l’area in questi
ultimi decenni.
Cecilia D’Elia
Assessore alle Politiche Culturali della Provincia di Roma
ANIENE FILM FESTIVAL
www.anienefilmfestival.it
Direzione Artistica Officina Film Club
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Paolo Luciani
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Ufficio Stampa
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pierpaolo.mocci@gmail.com