Di me cosa nei sai a Pordenone

DI ME COSA NE SAI

LA STORIA RECENTE DEL CINEMA ITALIANO IN UN FILM-INCHIESTA Venerdì 30 ottobre, ore 21.00, Cinemazero, Sala Totò, proiezione del film Di me cosa nei sai, alla presenza del regista Valerio Jalongo

Nell’ambito delle iniziative del festival Le voci dell’inchiesta, venerdì 30 ottobre alle ore 21.00 in SalaTotò il regista Valerio Jalongo sarà ospite di Cinemazero, per presentare Di me cosa nei sai, film-inchiesta sul cinema italiano, proiettato anche alla recente Mostra del Cinema di Venezia. Nel pomeriggio, inoltre, alle ore 15.30, il regista incontrerà gli studenti dei corsi di Scienze e Tecnologie Multimediali e di Comunicazione Multimediale delll’Università di Udine – Sede di Pordenone, presso l’Aula 6 del polo universitario di Via Prasecco 3.

Fino agli anni Settanta il cinema italiano dominava la scena internazionale, arrivando perfino a fare concorrenza ad Hollywood. Poi, nel volgere di pochi anni, la fuga dei nostri maggiori produttori, la crisi dei grandi registi-autori, il crollo della produzione.. Questo rapido declino è oggetto dell’inchiesta del regista Valerio Jalongo.
Quali sono le vere cause della crisi del cinema italiano? Nel documentario Valerio Jalongo analizza tutti i fenomeni che hanno portato alla scomparsa del nostro cinema dal grande mercato internazionale.

Con la collaborazione di Giulio Manfredonia e Francesco Apolloni, Jalongo inizia  la sua indagine col ripercorrere a ritroso le fortune del nostro cinema, individuando negli anni Settanta il momento di svolta, in negativo, per una cinematografia che, dal Neorealismo in poi, aveva ottenuto non solo riconoscimenti e prestigio internazionali, ma anche ottimi riscontri commerciali sia in Patria che all’estero.

Il cinema italiano contemporaneo vive un’innegabile crisi di identità, le cause sono molte e riguardano principalmente gli intrecci fra arte e politica, fra produzione nazionale e controllo governativo. Nel documentario, questo intreccio viene raccontato ricordando i passaggi legislativi che hanno determinato una diminuzione dei fondi destinati allo spettacolo, e ponendo l’attenzione in particolare ai nefasti effetti della diffusione della tv commerciale.

Per la realizzazione del documentario-inchiesta, sono stati utilizzati filmati d’archivio, spezzoni dei grandi film d’autore del cinema italiano, interviste ai registi e agli spettatori. Tra gli intervistati ci sono veterani come Liliana Cavani, Vittorio De Seta, Peter Del Monte, ma anche voci autorevoli di grandi registi europei, come Ken Loach.

Piazza della Motta-exConvento S.Francesco

e-mail: cinemazero.ufficiostampa@gmail.com; sabrina.dellefave@cinemazero.it, cinemazero.ufficiostampa@cinemazero.it

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cinemazero Piazza della Motta 2 33170 Pordenone http://www.cinemazero.org/

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