HAKABA KITARO

hakabakitaro

Giappone 2008, Serie.
Regista della serie: Kimitoshi Chioka.
Direttore della serie: Yoshimi Narita.
Musica: Kaoru Wada.
Soggetto originale: Shigeru Mizuki.
Character Design e capo animatore: Naoyoshi Yamamuro.
Art director: Takashi Kurahashi.
Design dei colori: Kunio Tsujita

Hakaba Kitaro o ‘Kitaro dei cimiteri’ ha una lunghissima storia esemplare che si dipana, in Giappone, dal dopoguerra ad oggi.
Shigeru Mizuki fu il creatore originale di questa vera e propria icona del fumetto popolare dell’isola di Yamato, oltre che autore anche della imprescindibile ‘Enciclopedia dei mostri giapponesi’ pubblicata in Italia da Kappa Edizioni.
La sua prima pubblicazione risale al 1959 sotto il titolo di ‘Yokaiden’ (storie di mostri) per l’editore Shogakukan con una storia ‘pilota’, continua con i successivi due episodi , intitolati ‘Yurei Ikka – Hakaba Kitaro’ (La famiglia degli spettri, Kitaro dei cimiteri) dal quale prenderà il nome per un po’ di anni, e nei ruggenti ’60, dopo il cambio di editore, mutò nuovamente nome ribattezzandosi ‘Gegege no Kitaro’ dove ‘Gegege’…

“è una comunissima esclamazione di paura o di ribrezzo, di derivazione onomatopeica. Dunque lo ‘Spaventoso Kitaro’ ma anche ‘Kitaro il ributtante’. Non solo: ‘Gè’ è il verso degli insetti , modificato anche in ‘gero’ , e delle rane. Per questo quando gli insetti intonano il loro inno a Kitaro, cantano ‘gegege’, che noi abbiamo tradotto ‘creek creek creek’. Insomma, come se gli insetti gridassero con il loro canto a Kitaro ‘sei ributtante!’. Una simpatica trovata di Shigeru Mizuki che ha avuto molto successo tra i bambini giapponesi.” (1)

Poi, in televisione, nel 1968 giapponese, tra le altre cose, ci fu il cosidetto “yokai boom” (2), cioè un susseguirsi di produzioni con serie degli spettri (yokai).
Iniziò tutto in bianco e nero, con la serie edulcorata prodotta dalla Toei  Doga “Gegege no Kitaro” trasmessa dalla Fuji Television, continuò con “Kaibutsu kun” ( Mostro Kun) tratto da Fujiko Fujio già autore del manga di Doraemon, poi con il mitico “Bem, Il mostro umano” (Yokai Ningen Bem) per finire con il capolavoro dimenticato e sfortunatissimo “Dororo” tratto dal manga di Osamu Tezuka e realizzato dalla benemerita Mushi Production.
Continua con varie incarnazioni, un telefilm sempre coevo degli anni ’60 fino ad arrivare tra una opera e l’altra alla recentissima e non riuscita pellicola live del 2007 (passata anche a la festival di Locarno) ed una serie anime, sempre del 2007, per la regia di Yukio Kaizawa.
A gennaio 2008, sul canale Fuji Tv (ben quaranta anni dopo la messa in onda del primo Kitaro animato) fa la sua comparsata questa bella serie, del tutto fedele al manga originale di Mizuki, a notte fonda, nel bel contenitore ‘Noitanima’ che, per la cronaca, ha già trasmesso titoli quali Honey e Clover, Nodame Cantabile e, soprattutto, Ayakashi, con un notevole successo di pubblico.
Da notare la scelta del titolo, con quell’ ‘Hakaba’, cimiteri, che ricompare proprio come più di quaranta anni fa, per ribadire fermamente la volontà di riprendere l’estetica e la poetica più genuina dell’opera originale.
Yoshimi Narita arriva da serie quali Digimon Frontier, e la serie della Toei Zatchbell! (comprata con successo anche in occidente da Cartoon Network), ed ha bene in pugno lo svolgimento degli avvenimenti, lavorando per serie fluviali, questa serie di 13 episodi (per ora) la tiene a menadito, scegliendo di iniziare a trasporre il ‘pilot’ originale di inaudita violenza (quasi mai ristampato in Giappone dal 1959) in animazione, facendogli poi seguire ‘Digoku no katamichi kippu’ (Biglietto di sola andata per l’inferno) e da lì a seguire con Kyuketsuki (Gli alberi succhiasangue).
La stessa scelta dei colori, tutti virati in color seppia, con un sottile effetto ‘vintage’, di pellicola rovinata dal tempo, scelta con cura e dovizia da Kunio Tsujita, ricorda quello utilizzato dalla serie Ayakashi, del 2006, soprattutto per gli ultimi tre episodi, Bakuneko (Il gatto fantasma) ambientati quasi interamente in un treno, dove viene creata la figura dell’inquietante figura che sarà poi protagonista della serie ‘spin- of’ Mononoke, ma può trovare sicuramente un nobile antesignano proprio in quella Midori di Hiroshi Harada, rarissimo capolavoro maledetto dei primi anni ’90, tratto dal mangaka Suehiro Maruo.
La volontà, usando queste tecniche, è ricordare per sottili impressioni una epoca ormai scomparsa, gli odori, le ombre, le impressioni.
Si va dall’epoca Edo a quella Showa (dall’immediato dopoguerra sino alla bubble economy del 1989), la bella sigla d’apertura non a caso utilizza le pagine a colori del manga, apparse negli anni ’50/’60, usando un montaggio movimentato, quasi a volerle far muovere come nella tecnica animata a passo-uno, o come un piccolo Kami Shibai (teatrini su carta, dove venivano raccontate, per srada, storie prevalentemente di fantasmi) di altri tempi.
Il character design che proviene principalmente dai film cinematografici di Dragon Ball Z e da One Piece, mantiene una cura minimale per i dettagli, soprattutto per la raffigurazione degli umani.
Come non citare le musiche del vetereano Kaoru Wada  (Gilgamesh, Harlock Saga) minimali ma ben presenti a punteggiare la storia, con attacchi di nostalgiche melodie, o scatenati balli.
La sigla iniziale ‘Mononoke dance’ cantata da Denki Groove è qualcosa di capitale, sentire frasi come “Nell’oscurità i mononoke ballano…” con un ritmo indiavolato e sulfureo, ritmico, inaspettato.
Un fulmine a ciel sereno.
Una piccola chicca da non perdere.

1)Federico Colpi, ‘Non si balla nei cimiteri’, in Kitaro dei cimiteri n°1, d/books edizioni, Marostica (vi) 2006.
2)Francesco Prandoni, Cap VII: In serie, pag 53, in Anime al Cinema, Yamato Video, Milano 1999.

Davide Tarò di neo(N)eiga.

Theme Song Lyrics: Shoko Nakagawa (ED)

Theme Song Performance:
Denki Groove (OP)
Shoko Nakagawa (ED)

Staff in:
Digimon Frontier (TV) : Episode Director
Hakaba Kitarō (TV) : Series director
Kamisama Kazoku (TV) : Director, Episode Director
Zatch Bell (TV) : Unit Director
Staff in:
3×3 Eyes (OAV) : Music Artist
3×3 Eyes Seima Densetsu (OAV) : Music
Anime TV de Hakken! Tamagotchi : Music
Battle Angel (OAV) : Music, Original Music
Casshern Sins (TV) : Music
(The) Cockpit (OAV) : Music (ep.3)
D.Gray-man (TV) : Music
Dragon Quest Saga: Emblem of Roto (movie) : Music, Theme Song Arrangement (OP), Theme Song Composition (OP)
Eiyuu Gaiden Mozaicka (OAV) : Music
Fight!! Spirit of the Sword (OAV) : Theme Song Arrangement
Gegege no Kitarō (TV 4/1996) : Music
Gegege no Kitarō: Daikaijū (movie) : Music
Gegege no Kitarō: Obake Nighter (movie) : Music
Gegege no Kitarō: Yōkai Tokkyū! Maboroshi no Kisha (movie) : Music
Ghost Stories (TV) : Music
Gilgamesh (TV) : Music
Hakaba Kitarō (TV) : Music
Harlock Saga (OAV) : Music, Music Director
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Staff in:
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