IL MONDO HA SETE FLOW: FOR LOVE OF WATER

flow

Venerdì 3 aprile AL FESTIVAL HUMAN RIGHTS NIGHTS il documentario di Irene Salina presentato alle Nazioni
Unite per il 60° anniversario della Dichiarazione dei Diritti dell’Uomo
Tra gli altri film, …Era nessuno che ha costretto il produttore, oggi
rifugiato politico a Bologna, alla fuga dall’Iran e Life in the City
realizzato a Bologna dal regista africano Abdoulaye Gaye

È  forse  il  problema che più affligge l’umanità (l’umanità ‘altra’, non
noi):  la mancanza d’acqua. E, mentre se ne discute in termini di risorsa
per tutti, c’è chi ne tratta la ‘privatizzazione’.
La  regista  indipendente  francese,  ma  attiva negli Stati Uniti, Irene
Salina  ha  accettato  la  sfida  di affrontare il problema acqua nel suo
ultimo documentario, Flow: for the Love of Water (presentato in anteprima
alle  Nazioni  Unite  per  il  60°  anniversario  della Dichiarazione dei
Diritti  dell’Uomo),  titolo  di spicco di venerdì 3 aprile (in programma
alle  ore  18  al  Cinema  Lumière)  al  festival  Human  Rights  Nights.
Attraverso una serie di incalzanti interviste con scienziati e attivisti,
Irene  Salina  costruisce  il  suo impianto accusatorio, andando al cuore
della questione: “Può qualcuno possedere l’acqua”?.
Naturalmente  vario  nella sua proposta tematica e cinematografica, Human
Rights  Nights  ci  porterà, sempre venerdì 3 aprile, a scoprire fatti ed
eventi  di  cui  difficilmente  verremmo  a conoscenza. Come la storia di
Manli  Shojaeifard, presente domani in sala, regista iraniana autrice del
documentario  …  Era  nessuno  (ore 17), storia di una bambina con disagi
psichici,  affidata  ad  un  istituto  religioso, dove incontrerà sevizie
invece che cure. Il produttore del film – marito della regista – è dovuto
fuggire  dall’Iran  a  causa  di questo film, scegliendo Bologna come suo
rifugio politico.
Altra  storia bolognese è quella raccontata dal regista africano attivo a
Bologna  Abdoulaye  Gaye,  autore  del  mediometraggio  Life in the City,
ovvero la nostra città vissuta da uno straniero senza documenti (ore 22).
Uno  sguardo  diverso  ce  lo  offrirà  poi  Lorenzo  Fonda  con  il  suo
pluripremiato  Megunica  viaggio,  animato  dall’artista Blu, nelle terre
sudamericane (ore 20.30).
In  Africa ci porterà invece l’ultimo film di venerdì 3 aprile, Democracy
in  Dakar  di  Ben  Harson  (ore  22):  ancora  una  volta  è la musica a
traghettarci verso luoghi lontani. In questo caso Dakar, raccontata dagli
artisti hip hop senegalesi.

Ufficio stampa:
Andrea Ravagnan
cinetecaufficiostampa2@comune.bologna.it
www.cinetecadibologna.it

Informazioni:
Segreteria del festival
humanrightsnights@comune.bologna.it
www.humanrightsnights.org

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