DIMENSIONI DEL TEMPO
per l’ edizione 2008 delle Conferenze filosofiche abbinate alla rassegna cinematografica Un filosofo al cinema Lunedì 3, Lunedì 10, Lunedì 17 e Martedì 25 novembre Multisala Pio X – MPX Padova, Via Bonporti 22 Tornano all’Mpx le Conferenze filosofiche abbinate alla rassegna cinematografica Un filosofo al cinema,che quest’anno riflettono sulle DIMENSIONI DEL TEMPO. Quattro appuntamenti a partire da lunedì 3 novembre – e a seguire lunedì 10 e 17 e martedì 25 novembre – con un pomeriggio-sera dedicato al felice connubio cinema-filosofia.
L’edizione 2008 delle Conferenze filosofiche e dei film ha come tema Dimensioni del tempo. Tempo che parla di vita, ma anche di passaggi. Ecco che i quattro appuntamenti si declinano su quattro prospettive di tempo: il tempo del divenire (Chronos), il momento opportuno (Kairòs), l’eternità (Aiòn) e il tempo delle cose ultime (Eschaton).
Dimensioni del tempo prevede la proiezione del film alle ore 17.45, a seguire, nel foyer del cinema stesso, intorno alle ore 20 conversazione con aperitivo-cena con Umberto Curi e i relatori che terranno poi la conferenza alle ore 21.
Per ogni serata è previsto un biglietto di 4 euro per il cinema e un contributo di 4 euro per l’aperitivo-cena, mentre la conferenza è a ingresso libero.
Le pellicole scelte sono: MEMENTO di Christopher Nolan; BABEL di Alejandro Gonzales Inarritu; IL FIORE DEL MALE di Claude Chabrol e NICK’S MOVIE di Wim Wenders.
A trattare le quattro dimensioni del tempo filosofi di alto profilo, ogni serata vedrà un’abbinata di nomi e competenze filosofiche. Si va dalla conferenza con Gianni Vattimo e Ugo Perone, condotta dallo stesso Curi; al confronto tra Giacomo Marramao e Francesco Tomatis, presentati dal teologo don Valerio Bortolin; e ancora Carlo Sini e Claudio Cancio presentati da don Renzo Pegoraro. E infine Massimo Cacciari con il teologo Giacomo Canobbio, introdotti da Secondo Bongiovanni.
Lunedì 3 novembre – primo appuntamento
CHRONOS. IL TEMPO DEL DIVENIRE
Ore 17,45: MEMENTO di Christofer Nolan (Usa, 2000)
Genere: thriller; Interpreti: Guy Pearce (Leonard), Carrie-Ann Moss (Natalie), Joe Pantoliano (Teddy), Mark Boone Junior (Burt), Russ Fega (cameriere), Joria Fox (moglie di Leonard), Stephen Tobolowsky (Sammy), Kimberly Campbell (Blonde). Durata: 114min
Sinossi: Leonard Shelby indossa abiti molto costosi, guida una jaguar berlina, ma vive in un anonimo alberghetto pagando in conti con grossi rotoli di contanti. La sua unica preoccupazione è di rintracciare e punire l’uomo che ha violentato e ucciso sua moglie. L’impresa è resa difficile dal fatto che Leonard soffre di una rara malattia: una incurabile forma di perdita della memoria. Nonostante sia in grado di ricordare dettagli della propria vita prima di quel fatto, Leonard non ricorda invece niente di ciò che è accaduto quindici minuti prima. Per evitare questo inconveniente, Leonard ha pensato di tenere a mente quello che dice e quello che fa attraverso fotografie, cartelline, tabelle, tatuaggi e altre consuetudini che rimpiazzano la memoria e gli permettono di fissare spazio e tempo delle azioni.
Ore 20,00: conversazione e aperitivo-cena con il prof. Curi
Ore 21,00: conferenza
INTRODUCE: Umberto Curi,( Università di Padova)
RELATORI: Gianni Vattimo (Università di Torino) e Ugo Perone (Università del Piemonte Orientale)
Gianni VATTIMO. Docente di filosofia all’Università di Torino nella quale fu allievo di L. Pareyson. Introdusse in Italia il pensiero ermeneutico di Gadamer (le forme più importanti di comprensione hanno la logica sempre cauta del capire ermeneutico) e – distaccandosi criticamente dall’idea tradizionale del pensare (in pensare tenderebbe alla certezza assoluta) elaborò la saggezza del cosiddetto “pensiero debole”. Dalla sterminata bibliografia citiamo: Le avventure della differenza, Il pensiero debole, Introduzione a Nietzsche, Credere di credere.
Ugo PERONE. Docente di filosofia all’Università del Piemonte Orientale. Nato a Troni, fu allievo di L. Pareyson. Tra l’altro, si è occupato di problemi legati alla temporalità: l’istante presente di cui si sarebbe tanto certi è in realtà instabile e fragile, diviso tra un passato irraggiungibile e il futuro ancora assente. È però possibile dare senso al presente allargandone i confini con la speranza.
Ha scritto su Feurbach, Sécrétain, Bonhoeffer, Benjamin. Alcuni libri: Modernità e memoria, Le passioni del finito, Nonostante il soggetto, Il presente possibile.
Un’esperienza promossa dal Centro ricerche socio-culturali, Facoltà Teologica del Triveneto, Fondazione Centro studi filosofici di Gallarate, Fondazione Lanza, Istituto filosofico Aloisianum, Istituto italiano per gli studi filosofici e Centro padovano delle comunicazioni sociali della Diocesi di Padova.
Supervisore della proposta il filosofo padovano Umberto Curi da sempre attento alle possibilità che il cinema può dare al dibattito delle idee. «Ciò che mi sembra peculiare del cinema – ricorda Curi – è l’intreccio fra linguaggi e tecniche diverse, organicamente fusi insieme per produrre lo specifico linguaggio cinematografico. Per questo, quando mi riferisco alla “storia” narrata in un film, non alludo specificatamente alla “trama”, o ancor più riduttivamente alla sola sceneggiatura, ma a ciò che nel suo insieme un film “racconta”, mobilitando un pluralità di strumenti espressivi».
Per informazioni: www.mpx.dicinema.it, email mpx@diweb.it