TORINO SPIRITUALITÀ

Domande a Dio. Domande agli uomini 24 – 28 settembre 2008 La nuova edizione di Torino Spiritualità. Domande a Dio. Domande agli uomini si terrà dal 24 al 28 settembre 2008.

L’iniziativa, promossa dal Comitato Organizzatore Torino Spiritualità di cui fanno parte Antonella Parigi (Presidente), Roberto Tarasco, Gabriele Vacis e Giorgio Vasta, grazie al successo delle scorse edizioni, in particolare quella di settembre 2007 (oltre 30.000 persone provenienti da tutta Italia hanno partecipato agli incontri), è diventato un appuntamento di rilievo nazionale e internazionale.

La manifestazione è promossa dalla Città di Torino, dalla Regione Piemonte, dalla Compagnia di San Paolo e dalla Fondazione CRT con la collaborazione del Centro Interculturale della Città di Torino, della Fondazione del Teatro Stabile di Torino, di MITO SettembreMusica, de Il Mutamento Zona Castalia, delle Librerie Feltrinelli, di Portici di Carta, del gruppo GTT, del Festival de Fès des musiques sacrées du monde e della Consulta Torinese per la Laicità delle Istituzioni.

Rimanendo fedele alla sua impostazione originaria, Torino Spiritualità quest’anno si arricchisce di ulteriori contenuti e novità che ampliano e approfondiscono il suo nucleo centrale: il dialogo interreligioso e interculturale e la riflessione sulle tematiche attinenti la dimensione etica e spirituale dell’essere umano.

Un incontro tra idee, parole, voci e religioni provenienti da ogni parte del mondo, un laboratorio per porre a confronto le varie forme di pensiero che la spiritualità assume nelle diverse culture e orientamenti religiosi, uno spazio per discutere i grandi temi etici che il mutamento del mondo ci pone e per affrontare le complesse problematiche delle società multiculturali. Una riserva protetta per quanti sentono dentro di sé il senso del limite e l’insufficienza della nostra esistenza, uno spazio per rallentare le nostre vite e fermarci a riflettere sui grandi temi dell’umanità, aiutati e ispirati anche da quei saperi sull’uomo che le religioni rappresentano. Un luogo che non propone solo percorsi di confronto e di discussione di carattere culturale, ma anche momenti di crescita individuale e di intensità introspettiva, nella convinzione che esista una spazio per la spiritualità anche in quelli che non credono. A partire dal settembre 2005 (la manifestazione si svolge sempre nella seconda quindicina di settembre), ogni angolo del centro città è stato coinvolto da questa manifestazione che si rivolge alla coscienza di tutti e di ciascuno, e in questo modo vuole essere vissuta: un’esperienza collettiva e allo stesso tempo intima e individuale, alla ricerca di uno stile culturale e di vita meno rissoso e vacuo. Sempre fedele alla sua vocazione interculturale e interreligiosa, la manifestazione ha percorso il suo viaggio fra civiltà e tradizioni ascoltando le voci di Premi Nobel, personalità religiose, filosofi, scrittori, scienziati e artisti di tutto il mondo.

Novità dell’edizione di quest’anno è la costituzione di un Comitato di Pensiero e di Ricerca, composto da personalità d’eccezione di eterogenea estrazione culturale e professionale, che con i propri studi e la propria sensibilità al tema hanno contribuito ad approfondire e arricchire il programma. Le personalità coinvolte nel Comitato, che nel corso del tempo hanno dimostrato particolare cura, interesse e vicinanza allo spirito della nostra manifestazione, sono: Elisabetta Bartuli, Padre Enzo Bianchi, Gabriella Caramore, Angel Dario Carrero, Martina Corgnati, Pietro Crivellaro, Duccio Demetrio, Don Marco Fracon, Vicky Franzinetti, Svamini Hamsananda Giri, Renzo Guolo, Stefano Levi Della Torre, Ugo Perone, Stefano Piano, Pastore Giuseppe Platone, Farian Sabahi, Marina Sozzi, Gianni Vattimo, Elena Viviani, Ugo Volli e Lilia Zaouali.

Per proseguire il cammino attraverso le diverse forme di pensiero che la spiritualità assume nelle varie culture e nei diversi orientamenti religiosi, quest’anno il Comitato Organizzatore di Torino Spiritualità con la supervisione scientifica di Alberto Melloni e la consulenza del Comitato di Pensiero e di Ricerca ha focalizzato il proprio lavoro sul tema centrale, Speranze,  traendo spunto ispiratore dal passo conclusivo de Le città invisibili di Italo Calvino di seguito citato: “L’inferno dei viventi non è qualcosa che sarà; se ce n’è uno, è quello che è già qui, l’inferno che abitiamo tutti i giorni, che formiamo stando insieme. Due modi ci sono per non soffrirne. Il primo riesce facile a molti: accettare l’inferno e diventarne parte fino al punto di non vederlo più. Il secondo è rischioso ed esige attenzione e apprendimento continui: cercare e saper riconoscere chi e che cosa, in mezzo all’inferno, non è inferno, e farlo durare, e dargli spazio.”

Il tema Speranze verrà analizzato e inteso non solo come tensione verso il futuro, come tentativo di fiducia in quello che avverrà, o come memoria ed elaborazione del passato, ma come indagine responsabile del presente, come speranza attiva, immanente, concreta che si applichi e riferisca alla quotidianità, che nel qui e ora ritrovi i nodi cruciali per avviare una riflessione esistenziale profonda.

Tre le sezioni tematiche che approfondiranno l’argomento: Le Speranze dell’Italia, Le Speranze del mondo e Le Speranze dell’individuo.

Nella sezione Le Speranze dell’Italia verrà scoperto e scovato il legame, spesso fragile, contorto e ambiguo, che intercorre fra gli italiani e la speranza, il loro modo di progettare il futuro in ambito pubblico, sociale e politico e nella sfera privata (i sogni, le felicità, le ambizioni e le disillusioni). La speranza verrà quindi letta attraverso i prismi e le voci di testimoni impegnati nell’analisi degli aspetti della società, della politica e dell’economia italiana.

Le Speranze del mondo racchiude riflessioni sul panorama mondiale e su temi cruciali della contemporaneità (investimento sul futuro, responsabilità nei confronti dell’ambiente, speranze di Cina e India).

Nella sezione Le Speranze dell’individuo si approfondirà la dimensione esistenziale dell’essere umano, attraverso l’analisi di una sfera privata che si fa astrazione universale.

Alcuni nomi degli invitati di questa edizione: Paolo Apolito, Mohammed Arkoun, Padre Enzo Bianchi, David Bidussa, Leonardo Boff, Eugenio Borgna, Giulio Busi, Milena Carrara Pavan, Giuseppe Cederna, Haim Fabrizio Cipriani, Simona Colarizi, Don Virginio Colmegna, Gherardo Colombo, Duccio Demetrio, Padre Cesare Falletti, Emma Fattorini, Jiso Forzani, Marcello Flores, Padre Guido Innocenzo Gargano, Marcel Gauchet, Miguel Gotor, Mohammed Haddad, James Heisig, Ismail Kadaré, Ray Kluun, Gilles Lipovetsky, Marco Lodoli, Ann-Marie MacDonald, Romano Màdera, Vito Mancuso, Jean-Luc Marion, Jurgen Moltmann, Jean-Luc Nancy, Moni Ovadia, Stefano Petrucciani, Beba Rastelli, Eugenio Scalfari, Marco Travaglio, Silvia Vegetti Finzi.

Molte le novità e gli appuntamenti di successo riconfermati: oltre alla consueta proposta culturale che, come ogni edizione prevede lectio magistralis, dialoghi, lezioni partecipate, workshop, spettacoli e concerti, nella prossima edizione verranno incrementate le letture con commento.

Tratto peculiare di quest’anno sarà infatti quello di ricollocare in primo piano i testi scritti, ampliando la proposta di letture commentate, incontri nei quali un ospite speciale sarà invitato a riflettere su un tema partendo da una lettura, un brano, una pagina di letteratura o di un testo sacro, cercando interpretazioni che ne mettano in luce il carattere universale e la contemporaneità.

Arricchirà il programma il progetto speciale L’uomo dopo la catastrofe. Preghiera laica sulla speranza, nel quale è stato chiesto a scrittrici e scrittori, selezionati perché ritenuti affini al tema per grado di sensibilità e per la natura delle loro pubblicazioni, di trovare un modo per interpretare e raccontare il rinnovamento delle speranze e il tentativo innato dell’essere umano di trovare una chiave di salvezza. Gli autori svilupperanno l’argomento liberamente attraverso un testo narrativo o una lezione che verrà poi letto dagli stessi protagonisti nei giorni di Torino Spiritualità.

Il Dizionario delle Speranze, altro progetto speciale, nasce dalla rinnovata volontà di avvicinare e coinvolgere il pubblico di Torino Spiritualità invitandolo a raccontare con varie modalità le proprie ragioni di speranza. In un’edizione interamente dedicata alla riflessione su un tema cruciale da un punto di vista etico, civile e spirituale come la speranza – ovvero la capacità di sperare di fronte e nonostante la disperazione – si è pensato di coinvolgere il pubblico della manifestazione nella costruzione collettiva di un Dizionario delle ragioni per le quali vale la pena sperare. Nelle prime settimane di settembre e durante il festival, verrà chiesto ai partecipanti di raccontare le proprie ragioni di speranza, contemplando sia ragioni collettive che personali, ovvero sia valori pubblici e condivisi che valori del tutto individuali. Le risposte diventeranno il testo collettivo di una lettura pubblica e andranno inoltre a comporre una pubblicazione. Una modalità inedita per rendere il pubblico di Torino Spiritualità autore e protagonista della manifestazione.

La manifestazione di quest’anno sarà introdotta da due appuntamenti denominati Aspettando Torino Spiritualità, durante i quali il pubblico incontrerà un ospite speciale e verrà sensibilizzato e coinvolto nei temi peculiari dell’iniziativa. Gli incontri si terranno nella prima metà di settembre al Circolo dei Lettori di Torino.

Il programma della prossima edizione di Torino Spiritualità ospiterà al suo interno il workshop sul misticismo metropolitano Taccuini metropolitani del sottosuolo condotto da Duccio Demetrio, che accompagnerà i partecipanti in un percorso di ascolto attivo, meditazione e scrittura lungo le linee della Metropolitana di Torino, alla scoperta di una dimensione, quella del sottosuolo, con caratteristiche precise e mutevoli, quotidianamente abitata dalla fretta e dagli scambi. L’intenzione è quindi quella di ri-frequentare un luogo contemporaneo, quotidiano e simbolico come la Metropolitana, rileggendo i suoi spazi e i suoi abitanti collocandoli nella memoria e nella percezione attraverso uno sguardo rinnovato e attento agli altri. Il workshop è realizzato in collaborazione con il Gruppo Torinese Trasporti.

Durante il fine settimana del festival verranno organizzati in collaborazione con le Librerie Feltrinelli tre laboratori dedicati ai bambini, nei quali anche il pubblico più giovane potrà avvicinarsi ai temi proposti.

Il Comitato Interfedi della Città di Torino, nato in occasione dei Giochi Olimpici invernali 2006 e composto dai rappresentanti delle principali fedi religiose presenti sul territorio torinese, collabora anche quest’anno con la manifestazione, contribuendo ad arricchire il programma dedicando una riflessione sull’interpretazione del tema Speranze nelle varie religioni.

Quest’anno il pubblico avrà a disposizione la più ampia Libreria dedicata alla Spiritualità mai realizzata. Durante i giorni di sabato 27 e domenica 28 settembre Portici di Carta – il progetto promosso dall’Assessorato al Turismo e Commercio della Città di Torino e realizzato dalla Fondazione per il Libro, la Musica e la Cultura e da Rocco Pinto della libreria La Torre di Abele – dedicherà alle linee guida di Torino Spiritualità, agli autori ospiti e a specifici argomenti del programma una grande libreria tematica lunga oltre 150 metri, che si estenderà sotto i portici di via Roma, nel tratto fra piazza Castello e via Cesare Battisti.

Per il quarto anno Torino Spiritualità e MITO SettembreMusica collaborano nella condivisione di appuntamenti, convinti che la musica sia una delle espressioni della spiritualità.

La collaborazione con Reset, bimestrale diretto da Giancarlo Bosetti prevede l’inserimento nel programma di tre appuntamenti denominati Uno sguardo non religioso sulla speranza. I contributi degli ospiti invitati saranno poi pubblicati nella rivista.

Durante la prossima edizione verrà inoltre presentata la collana Sguardi, edita e curata dalla casa editrice Bollati Boringhieri. La collana che raccoglie alcuni dei contributi più interessanti che hanno caratterizzato le passate edizioni di Torino Spiritualità, su temi che intersecano la filosofia, la teologia, la storia delle religioni, la politologia, le scienze sociali e quelle umane.

Torino Spiritualità da quest’anno ha avviato una collaborazione con il Festival de Fès des musiques sacrées du monde, manifestazione di musica e incontri che ha sede nella capitale culturale e spirituale del Marocco. Alla sua quindicesima edizione lo storico festival si propone di raccogliere in una prospettiva ecumenica le grandi tradizioni della musica sacra e spirituale. I due eventi, affini per tematiche trattate e vocazione, dialogheranno attraverso la programmazione di appuntamenti e ospiti comuni.

Infine, tra le novità di questa edizione si segnala la nascita dell’Associazione Amici di Torino Spiritualità – presieduta da Alba Zanini Morfino e composta da persone provenienti da ambiti esperienziali, professionali e percorsi formativi diversi – che, condividendo uno stesso orizzonte valoriale, contribuiscono con un piccolo impegno personale al sostegno della manifestazione, supportandola nei confronti della realtà culturale e sociale circostante sia a livello locale sia nazionale e internazionale.

Alcuni degli incontri in programma saranno a pagamento.

Per informazioni: www.torinospiritualita.org

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