Spigolature

* Germaine Dulac

“Il cinema è un enorme occhio spalancato sulla vita. Un occhio molto più potente del nostro, attraverso il quale è possibile vedere cose che altrimenti non potremmo vedere”

* Manifesto del New American Cinema

“Non vogliamo fare film fasulli, leccati, ammiccanti. Li preferiamo scabrosi ma vivi. Non vogliamo film rosei, li vogliamo color sangue.”

* Jonas Mekas

“Si devono abbandonare i santuari del cinema ufficiale e scendere nel limbo in cui nascono idee e sogni, in cui si forma il nuovo clima di cui un giorno, con grande sorpresa di tutti, si impregnerà il grande pubblico.”

* Ingmar Bergman

“Chiunque faccia cinema dovrebbe avere uno scopo, cioè quello di avvicinarsi il più possibile allo spettatore, di toccarlo il più profondamente possibile”

* Charels Laughton

“Quando una volta andavo al cinema, gli spettatori stavano ben seduti ai loro posti e fissavano lo schermo, dritto davanti a loro.
Oggi constato che il più delle volte hanno la testa piegata all’indietro, per poter meglio ingoiare pop corn e dolcetti. Vorrei fare in modo che riacquistassero la posizione verticale.”

* F.Truffaut

“Il cinema inglese è una contraddizione in termini”.

* Stanley Kubrick

“Non imparai assolutamente nulla a scuola. Ho imparato molto di più vedendo film che leggendo pesanti tomi sull’estetica del cinema. La migliore educazione a fare film è farne uno”.

“Il set di un film è forse il peggior posto che non sia mai stato approntato per fare un lavoro creativo. Le riprese sono la parte della realizzazione che amo di meno. Sarei interessato all’ibernazione, se ci fossero facilitazioni e garanzie di sicurezza che oggi purtroppo non abbiamo”.

“Credo nella potenzialità dell’uomo e nella sua capacità di progredire”.

* John Huston

“Quando cominciai il mio primo film, Il mistero del Falco, disegnai ogni inquadratura. Ma non mostrai a nessuno i disegni. Volevo essere sicuro di non cincischiare, di non perdermi negli aspetti tecnici del film, non essendo ancora padrone della mia cinepresa”.

* W.Wenders

“Per me non c’è altro linguaggio filmico di quello… ma non sono nemmeno tanto sicuro che si possa chiamarlo americano, ma se non altro è stato inventato in America.

Il Rock mi ha spinto incontro a tutto, mi ha spinto a fare cinema. Senza Rock oggi sarei forse un avvocato.”

* Rene’ Clair

“Il pubblico è un fanciullo sempre pronto ad accettare cio’ che lo diverte: a volte un’opera eccellente, a volte una sciocchezza.
I più grandi successi, nel momento in cui le parlo, non li ottengono forse i film di Chaplin e Fairbanks?”.

* Luis Bunuel

“Per essere felice mi basta un bosco di querce”.

* Steven Spielberg

“Sfortunatamente le sale cinematografiche sono indietro di venti anni rispetto alla situazione dell’arte cinematografica, dei tecnici del suono delle majors”.

* Michelangelo Antonioni

“La maggior parte dei registi mente, ne sono profondamente convinto… E’ cosi’ facile servirsi del cinema che pochissimi, oggi, arrivano a dimenticare l’efficacia del mezzo che hanno tra le mani”.

“L’esperienza più importante che ha contribuito, io penso, a fare di me quel regista che sono – buono o cattivo non spetta a me dirlo – è l’ambiente in cui sono cresciuto, vale a dire l’ambiente borghese”.

“Personalmente sono molto restio a mettere musica nei film, proprio perché sento il bisogno d’essere asciutto, di dire le cose il meno possibile, di usare i mezzi più semplici e il minor numero di mezzi”.

* Woody Allen

“I problemi costanti, enormemente complicati, che pone la realizzazione di un film, mi tengono occupata la mente. Così non ho tempo per riflettere sulle terribili realtà della vita”.

* Robert Altman

“Ammettendo che io sia un satirico, è del pubblico che faccio la satira, di ciò che si attende da un film e del suo bisogno di leggervi un messaggio”.

* Orson Welles

“Quel che è meraviglioso del cinema, che lo rende di gran lunga superiore al teatro, è che possiede tanti elementi che possono sovrastarci ma anche arricchirci, offrirci una strada che non troviamo altrove. Il cinema deve essere sempre la scoperta di qualcosa.
Io credo che il cinema dovrebbe essere essenzialmente poetico, ed è per questo che nel corso delle riprese, e non nella fase di preparazione, io cerco di immettermi in un processo poetico che differisce dal processo narrativo o dal processo drammatico. Ma in realtà sono un uomo di idee; sì, prima di ogni altra cosa; sono un uomo di idee più che un moralista, suppongo”.

“I film altrui sono pieni di cose belle che dovrebbero essere reinventate daccapo. E daccapo e daccapo. Le cose belle andrebbero trovate nel prezioso stato d’animo della prima volta, e le immagini scoperte, non citate. Tutto è già stato fatto, dici? No, non è questo il problema. Il guaio è che tutto è stato visto. I registi vedono troppi film. Sicuro, tutto è già stato fatto, ma è più sano non saperlo. Diavolo, era già stato fatto tutto quando ho cominciato io…”.

“A colori le cose tendono a sembrare pietanze: vitello, manzo, mortadella…”.

* Ettore Scola

“La storia in quanto tale non mi interessa. Kubrick, ad esempio, fa Spartacus ambientato nell’antica Roma e 2001: Odissea nello spazio ambientato nel duemila. Si tratta di collocazioni che poco interessano. Cio’ che interessa e’, soprattutto, la contemporaneita’ della storia: l’uomo e’ contemporaneo a se stesso. I fatti cambiano, cambiano i vestiti, le epoche, ma quello che conta e’ la storia dell’uomo, di come reagisce nei confronti dei fatti che gli cavalcano sulla testa, che accadono sopra di lui”.

* Frank Capra

“Gli attori sono abituati ad imparare a memoria: si mettono davanti allo specchio e recitano. Subito si creano un personaggio, se lo ritagliano addosso, e diventa difficile cambiare quel modello; provano, e diventano quel tipo di personaggio. Bisogna demolirlo. E’ meglio non avere nessun copione, e non dire niente fino al giorno delle riprese. Solo allora gli attori leggono le battute, insieme ad alta voce, si discute, gli spiego cosa significa quella scena. E alla fine diventano persone vere, non attori”.

* Jean-Luc Godard

“Il carrello è una questione morale”.

* Giovanni Pastrone

“Sono fiero, oggi, di aver rinunciato alla paternità intera di Cabiria -avevo appena trent’anni- per regalare a D’annunzio un film che avevo fatto io. A quell’età non era da tutti rinunciare alla gloria”.

* Francois Truffaut

“I film sono come diligenze nel far west: all’inizio uno spera di fare un bel viaggio, poi comincia a domandarsi se arriverà a destinazione”.

* Alfred Hitchcock

“I film muti sono la forma più pura del cinema”.

“Se girassi oggi un film ambientato in Australia, mostrerei un poliziotto che salta nella tasca di un canguro dicendogli: “segua quella macchina””.

“Più riuscito è il cattivo, più riuscito è il film”

* Jean-Luc Godard

“Tutte le immagini da inquadrare nascono uguali e libere: i film non sono che la storia della loro oppressione”

* Roger Avary

“Perchè dovresti dare a qualcuno dei soldi perchè ti insegni come fare i film, quando il miglior modo di farlo è semplicemente quello di usare quei soldi per tentare di farne uno da te?”

* Billy Wilder

“Allo stesso modo in cui il mondo intero odia l’America, l’America intera odia Hollywood. E’ radicato il preconcetto che sia un concentrato di futilità, pieno di tipi che beccano diecimila dollari a settimana e non pagano le tasse, scopano delle sventole di figliole, possiedono piscine dentro e fuori casa, istitutori privati che insegnano ai figli ad arrampicarsi sugli alberi e sedici domestici a testa, e viaggiano in Maserati…
Già, è tutto verissimo.
Alla faccia vostra.”

* Vittorio De Sica

“Non ho mai avuto la presunzione di essere un regista”

* Buster Keaton

“Per tutta la vita mi sono sempre sentito felicissimo quando gli spettatori si dicevano, guardandomi: ‘Guarda quel poveraccio!'”

Potrebbero interessarti anche...