Le Luci Della Sera

Regia: Aki Kaurismaki
Interpreti: Janne Hyytiäinen, Maria Järvenhelmi, Maria Heiskanen, Ilkka Koivula

Kaurismaki è tornato.
A cinque anni di distanza da L’Uomo Senza Passato il regista di Helsinki chiude la trilogia dei vinti, iniziata con Nuvole in Viaggio, con questo film dai toni cupi e desolati.

Il protagonista Koistinen è una guardia giurata che, tra l’indifferenza generale, cerca di tirarsi fuori dallo squallore del suo lavoro, per iniziare una nuova vita. Tutto questo sembra realizzarsi quando incontra Mirja, donna dai modi gentili, che si interessa a lui. La donna è però complice di un gruppo di delinquenti, che si serviranno del bisogno d’amore del protagonista per compiere una rapina in una gioielleria. Incastrato e abbandonato a se stesso, Koistinen ne dovrà affrontare da solo le conseguenze.

Scorrono i titoli di coda, e ci accorgiamo che in fondo il protagonista non è altro che un romantico- chi di noi non lo è?-, tradito da quell’amore tanto cercato e trovato all’improvviso, che non può portare a nulla di buono (tema caro ad altri film del regista). Un sognatore che non si da per vinto, nemmeno dopo che tutto sembra perduto.
Ma a differenza de L’uomo Senza Passato, che si chiudeva lasciando intravedere uno spiraglio di luce verso un futuro migliore, qui tutto è già dato per scontato: gli emarginati non hanno alcuna speranza di realizzare i propri sogni (alla faccia di Muccino!); la solitudine è l’unica compagna nella lunga attesa verso una svolta, un riscatto, che non arriveranno mai.

Nella ricerca impossibile di questa felicità Kaurismaki è abile, come suo solito, nel proporci inquadrature semplici senza giochi di macchina che ci proiettano in una quotidianità che potrebbe essere quella di ogni uomo.
Le luci della sera di una città gelida e semideserta accompagnano il protagonista lungo tutto il film, e si fanno l’unico interlocutore possibile. Unico appiglio per tenersi aggrappati a un’umanità che conserva ben poco di umano.

Davide Le Serre

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