Factotum

Il titolo di questo film, presentato a Cannes nel 2005 in concorso alla 37ma. Quinzaine des realisateurs, prende il nome dall’omonimo romanzo di Charles Bukowski e racconta proprio la vita dello scrittore americano.
E’ interessante notare come il protagonista Hank Chinaski, l’alter ego di Bukowski (qui interpretato in maniera convincente da Matt Dillon) prenda il nome in prestito proprio da uno dei personaggi creati dallo stesso Bukowski per lo script del film Barfy per la regia di Barbet Schroeder.

A dirigere (oltre che produrre e scrivere la sceneggiatura) questa pellicola è Bent Hamer (lo stesso di Kitchen Stories) e ci racconta le vicissitudini di un uomo che accetta ogni genere di lavoro e non si sforza di tenerlo, il cui unico scopo pare essere quello di ottenere dei soldi per comprarsi da bere.
In verità si scoprirà che c’è molto di più nell’uomo considerato come un modello agli antipodi rispetto all’American dream. Sarà, infatti, grazie ai suoi scritti, che metteranno in luce le contraddizioni della vita e del sistema lavorativo, con relazioni nate nei bar e le chiacchiere, che il padre del pulp verrà considerato il genio che è oggi.

Molte delle battute sono state basate su alcune delle sue opere, come “The days tun away like wild horses over the hills “, o “What matters most is how well you walk through the fire”

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