Boogeyman – L’uomo nero
(2005)
Regia: Stephen T. Kay
Soggetto/Sceneggiatura: Eric Kripke
Fotografia: Bobby Bukowski
Montaggio: John Axelrad
Attori: Barry Watson, Emily Deschanel, Tory Mussett, Skye McCole Bartusiak
Saldo estivo della distribuzione nostrana, è così che Boogeyman arriva nelle nostre sale, come molti horror che popolano in questi giorni i cinema. Che dire? Che è arrivato con più attenzioni per via della casa di produzione, la Ghost House, di Sam Raimi.
Timmy si vede portar via il padre dall’uomo nero e quindici anni dopo deve per forza affrontare quella paura mai superata dell’uomo nero (la casa di Tim non ha armadi e porte, anche il frigo ha la porta in vetro!). Così Tim si ritrova a dover passare la notte nella vecchia casa abbandonata, piena di ricordi, armadi e paura, l’occasione è il funerale della madre, morta in manicomio(!).
Il film non è granché. Non lo è per via del fatto che la storia è “striminzita”, standard di molti horror è la semplicità, ma nella prima parte pare svilupparsi per prendere tempo.
Diciamo anche che le scene di “paura” valgono: le grucce dell’armadio, i bambini che popolano la stanza, i passaggi da un ambiente all’altro passando dagli armadi o da sotto il letto. Scene che hanno anche un montaggio efficace, con il sonoro essenziale per creare la tensione.
Per il resto il film un po’ si perde in una trama sbrigativa con buone potenzialità, la necessità di affrontare le proprie paure e il passato… e magari non sarebbe stato male un finale più psicotico, evitando l’animazione 3D.