Quo vadis, baby?
Regia: Gabriele Salvatores
Attori: Angela Baraldi, Gigio Alberti, Claudia Zanella, Luigi Mairia Burruano, Elio Germano, Andrea Renzi
Sceneggiatura: Gabriele Savatores, Fabio Scaloni
Montaggio Claudio Di Mauro
Musiche Ezio Bosso
Quo vadis baby? Sono andato a vederlo subito, come per un senso di urgenza: il periodo, il sentir parlare di un noir, che un pò mi ha fatto dubitare, un pò mi ha messo voglio e speranza.
Si, speranza. Speranza di vedere un film italiano di genere e un genere netto come il noir (di cui sono appassionato). Le aspettative non erano tantissimi, ma c’erano… ma partiamo dall’inizio.
Giorgia fa l’investigatrice privata, lavora con il padre, ex capitano dei Carabinieri, ed il rapporto non è molto facile. Un giorno arrivano delle VHS registrate dalla sorella Ada, morta suicida molti anni prima, che insinuano il dubbio sulla morte: suicidio? E chi è quest’uomo misterioso di cui parla Ada nelle VHS? Un certo A. Tra ricordo di loro bambine, tra VHS sgranate e qualche super8, Giorgio si ritrova il passato addosso.
Salvatores comincia citando Hitchcock, ma cita anche Bertolucci e Lang in maniera diretta. Le atmosfere sono sporche e disordinate (nonostante lei vesta Prada), piove spesso e spesso è notte, tolto il momento di rinuncia al passato per vivere il presente, lì nevica… poi diluvia nuovamente acqua e passato.
Tutto questo per dire che affermare di aver fatto un noir secondo me non è la mossa migliore (come la locandina non è la migliore) perché alla fine, dopo una seconda parte in cui mi chiedevo: “dove vuole andare a parare?”, ci si trova in una storia drammatica e un regista esperto come Salvatores è capace a raccontarla. Girare un po’ intorno, girando sotto pioggia e con il buio crea un noir?
Qui la domanda pare essere: “chi è stato?”, ma in realtà è: “cosa è capitato?”, ecco il dramma (bellissima l’ultima immagine del capitano) mentre la trama è quasi tutta conosciuta anche se non ancora raccontata (a partire da chi è A).
Qualcuno diceva che nel noir la domanda è: “che fine faranno i protagonisti?”, ma qui non ci si pone questa domanda. In fin dei conti un buon film con un buon cast (a partire dalla protagonista), che vale la pena vedere.