Lavorare con lentezza
Di Guido Chiesa
Con:Tommaso Ramenghi, Marco Luisi ,Claudia Pandolfi, Valerio Mastrandea, Valerio Binasco.
La storia di Radio Alice, voce del movimento studentesco bolognese durante gli anni della contestazione, poi chiusa perché accusata di istigare e dirigere gli scontri fra manifestanti e forze dell’ordine, raccontata attraverso gli occhi di due ventenni che sognano di evadere da un’esistenza piatta e mediocre che rifiutano. Per riuscire in tale intento, i due decidono di imbarcarsi in un’impresa rischiosa, ovvero quella di prendere attivamente parte ad una rapina scavando un tunnel nel sottosuolo del centro di Bologna. Radio Alice diverrà le colonna sonora delle loro giornate e li guiderà alla scoperta di un nuovo mondo che regalerà loro nuove amicizie, amori e avventure rivoluzionarie.
Guido Chiesa e i Wu Ming decidono di parlare degli anni 70 bolognesi e di una storia vera di quel periodo entrando dalla porta di servizio, cioè attraverso l’artificio della rapina, anch’esso comunque ispirato ad un fatto di cronaca del 1976.
Il risultato è che non è sempre chiaro la direzione che vuole prendere la pellicola, dando l’idea di una generale confusione di intenti e di sfociare in altri generi come il film giovanile.
Indubbiamente “Lavorare con lentezza” è un film che ha dei pregi, sia a livello visivo che realizzativo, ma l’impressione è che a tratti tema il confronto con la storia e la politica di quel periodo, sfiorandole appena appena e concedendo un descrizione di sfumature parziali e limitate del reale che non permettono di poter palpare e sentire fino in fondo l’atmosfera e le connotazioni di quel periodo.
Anche la mescolanza di diversi registri stilistici, seppur curati nella loro unitarietà, finisce per privare il film di una solida struttura e di un suo linguaggio descrittivo trainante.
Forse l’ultimo lavoro di Chiesa paga il fatto di venire dopo una serie di pellicole che hanno trattato lo stesso tema con successo e di non voler cadere nella ripetizione o comunque nella presunta emulazione creativa.
Un cast giovane che regala una conferma come Mastrandrea, carabiniere frustrato, e una Claudia Pandolfi nelle vesti di avvocato dall’animo rivoluzionario alla quale si fa fatica a credere..
Riccardo Lupoli
bricky_83@hotmail.com