KING ARTHUR
Di Antoine Fuqua
Con Clive Owen & Keira Knightley
Ricostruzione medio-medievale con alta influenza romana, nelle cui radici prende vita una nuova versione della leggenda di Re Artù.
I cavalieri della tavola rotonda non sarebbero altro che i discendenti di una popolazione germanica dall’imbattibile armata, votati al servizio di Roma per 15 anni, centurioni o quasi inzomma.
E’ qui che ritroviamo i nostri eroi, comandati ad un Artherius mezzo britannico mezzo romano, felicemente cristiano e regnante nel giusto.
Pare Robin Hood e siam già in odore di Mel Gibson dopo quindici minuti, ma che cè vojamo fà.
Eroi che sgominano Celti con tecniche di lotta e d’arme tra le più varie, ad un passo dall’ottener il congedo , ma che s’imbattono nell’andar a recuperare importante romana famiglia nel pericoloso e freddo Nord ovviamente in piena invasione sassone.
Nonostante Lancillotto incazzato vanno, ovviamente trovano Ginevra,che porta viso e corpo dell’incantevole Keira Knightley, che avendo smesso di sognare Beckam fa sognare noi.
E tra alleanze con Merlino capo celtico e battaglia finale contro i Sassoni temibili, nella quale oltre alla strategia dell’imboscata viene utilizzata l’infallibile arma segreta inglese:la nebbia; indovinate un po’ chi vince per il lietissimo fine?
Ed è un aroma di Signore degli Anelli 2 quello che aleggia e non ad Avalon.
Sarà perchè sono in 7 di cui un arcere, un prode designato come re, un tipo grosso che fa battute da nano, un altro con un ascia…
Sarà perchè nelle Due Torri , durante l’assalto al castello pareva proprio il Medio Evo, e qui basta che sostituite gli orchi coi Vichinghi, gli elfi coi Celti e il gioco è fatto.
Sarà che un po’ pure dispiace, in alcuni punti si faceva appassionante, eroico, epico, come la scena della battaglia sul lago ghiacciato.
Ma un po’ pure dispiace non scorgere tra le file nemiche un volto conosciuto che urla a gran voce -Iiiimo! Sbabbari!-
La cosa poi su cui il crollo si annuncia è questa varietà di corazze, stili e nazionalità differenti che finiscono col rendersi sempre meno convincenti e sempre più improprie, tanto collage e nient’altro.
Un’efficacia alquanto improba confronto al fascino dell’amico musulmano dallo spadone ricurvo che teneva la destra del Principe dei ladri o dei cerulei volti dipinti di mr Wallace & co.
Avete presente il 13 guerriero? Con questo film ve ne ricorderete.
Marginale