UN MALEDETTO IMBROGLIO (CLASSICI)
Italia, 1959
Regia: Pietro Germi
Attori: Pietro Germi, Claudia Cardinale, Franco Fabrizi, Claudio Gora, Saro Urzì, Nino Castelnuovo
Soggetto: Carlo Emilio Gadda
Sceneggiatura: Ennio De Concini, Alfredo Giannetti, Pietro Germi
Fotografia: Leonida Barboni
Montaggio: Roberto Cinquini
Musiche: Carlo Rustichelli
Produzione: Giuseppe Amato per Riama Film
In una casa viene commesso un furto e pochi giorni dopo nell’appartamento sullo stesso pianerottolo viene commesso un delitto. La coincidenza sembra strana al commissario Ingravallo (interpretato da Germi) e quindi comincia ad indagare facendo saltare fuori diversi vizi dei personaggi coinvolti: dal finto dottore, al marito della vittima, al commendatore Anzaloni…
Il tono a tratti scanzonato e ironico è funzionale al film, l’ironia sulle comunicazioni dei Carabinieri, o gli schiaffi durante il confronto: “me li tirano via dalle mani”, o i mitici panini con la coppa di Sala. Certo fischiettando viene citato anche “Il Terzo Uomo” (Germi era appassionato di noir americani), ma qui in fin dei conti si racconta di disperati o in qualsiasi caso di gente povera… cosa che, nonostante lo stile noir, il grande Germi non dimenticava mai.
Il film è diretto e interpretato magistralmente con tutti i personaggi caratterizzati bene (il vicino derubato, il generale in pensione, il giovane carabiniere) e sfruttati al meglio (la Cardinale con l’aria innocente e Castelnuovo con la faccia da bravo ragazzo), lo stesso Germi recita molto bene il suo personaggio.
Altri noir di Germi sono più tesi (Gioventù perduta, 1947) o non hanno ironia (La città si difende, Il testimone), ma il risultato è ottimo in tutti i casi.