DOPO MEZZANOTTE
Anno 2004
Regia, soggetto, sceneggiatura: Davide Ferrario
Attori: Giorgio Passotti, Francesca Inaudi, Fabio Troiano, Francesca Picozza, Silvio Orlando (voce narrante)
Fotografia: Dante Cecchin
Montaggio: Claudio Cormio
Musiche: Daniele Sepe, Banda Ionica, Fabio Barovero
Produzione: D. Ferrario per Rossofuoco, film commission Torino, Multimedia Park
Martino è il custode notturno del Museo del Cinema di Torino, Amanda lavora nel fast food dove ogni sera Martino compra la sua cena, ma lo fa solamente perché c’è lei. Amanda non nota Martino ed è legata a L’Angelo. Per ora sembra un film post adolescenziale tipico delle noiose produzioni italiane (il cinema generazionale! Che palle… e scusate il francesismo), ed invece no.
Il Film comincia con un uomo sanguinante e un’atmosfera noir e la voce narrante di Silvio Orlando: se fosse un noir il suo narrare sarebbe fuori luogo, ed infatti no. Poi una reazione contro il capo, a lavoro, da parte di Amanda cambia tutti gli equilibri.
Scusate il gioco alla Lucarelli, ma questo film in realtà è una favola, una favola che gioca con il cinema, su tutti Buster Keaton campionato di continuo (utilizzando un termine musicale), e la cosa funziona. Il film ci diverte sfruttando i paralleli con Keaton e altri vecchi film del Museo del Cinema (di cui sfrutta tutta la magia). Ferrario liberandosi dalle imposizioni dei produttori, che non volevano questo film, produce e realizza questo soggetto, a cui teneva molto, con l’autoproduzione (utilizzando soldi propri arrivati dalla vendita di una sceneggiatura)… il film vale (a Berlino l’hanno notato) per la regia (tutta digitale e molta camera a mano) e la sceneggiatura, per gli attori e l’ottime atmosfere.
Speriamo che la strada di soggetti interessanti continui, non solo per Ferrario, non solo per il cinema italiano, ma soprattutto per noi spettatori.