La Settima Vittima [classici]
Tit. or. (The Seventh Victim), 1943
Regia: Mark Robson
Attori: Jean Brooks, Isabel Jewell, Tom Conway, Evelyn Brent, Erford Gage, Kim Hunter
Soggetto: Bodeen DeWitt, Charles O’Neal
Fotografia: Nicholas Musuraca
Montaggio: John Lockert
Musiche: Roy Webb
Produttore: Val Lewton per la Rko
Storia originale per un horror degli anni ‘40. Mary Gibson lascia il collegio per andare a New York, a cercare la sorella scomparsa, dove trova una storia oscura: la sorella ha venduto, anzi ceduto, la ditta di cosmetici (…un simbolo strano è sulla confezione di un nuovo prodotto). Con l’avvicinarsi di altri personaggi scoprirà la presenza di una setta di adoratori del diavolo che cerca la sorella Jacqueline e un medico che la protegge.
Devo dire che, a parte la bellissima fotografia del grande Musuraca (Le Catene della Colpa, Il Bacio della Pantera, La Scala a Chiocciola), il film non mi ha colpito subito, probabilmente per la protagonista femminile Mary (Kim Hunter) un po’ ferma, o per il tentativo di raccontare in modo abbozzato le storie personali dei diversi personaggi che si aggiungono, ma poi…
Poi la scena della doccia con la tendina in plastica (Psycho) in cui Mary viene invitata ad andar via, l’intrigo della setta (Rosemary’s Baby) anche se indecisa nelle sue riunioni, mi hanno fatto apprezzare il film.
Su tutto c’è un finale particolare che mi ha colpito e affascinato. Il film ispirò anche Jacquet Rivette per il suo “Duelle” del ’76 (progetto rientrante in uno più ampio).