Gardenia Blu [classici]
Tit. or. (The Blu Gardenia), 1953
Regia: Fritz Lang
Attori: Anne Baxter, Raymond Burr, Richard Conte, Ann Southern, Jeff Donnell, Nat “King” Cole
Soggetto: Vera Caspary
Sceneggiatura: Charles Hoffman
Fotografia: Nicholas Musuraca
Montaggio: Edward Mann
Musiche: Raoul Kraushaar
Produzione: Alex Gottlieb
?Norah Larkin (Anne Baxter) accetta l’invito a cena di un pittore (Raymond Burr) dopo aver scoperto da una lettera che il suo fidanzato ha cominciato una nuova relazione con un’infermiera militare. Il pittore, Henry Plebble, le dà appuntamento al “Gardenia Blu” dove appare anche il grande Nat King Cole nei panni di se stesso a cantare “Blue Gardenia”. In maniera ingannevole Henry fa ubriacare Norah, poi la porta a casa sua dove tenta di sopraffarla, ma lei reagisce prendendo in mano l’attizzatoio del camino per difendersi… poi perde i sensi. Al risveglio Norah torna a casa e, il mattino, si ritrova in un incubo: tutti cercano la ragazza che ha cenato con il pittore, in quanto questo è stato ucciso nella notte. Lei non ricorda e tenta di farsi aiutare da un giornalista che offre aiuto alla “Gardenia Blu” (così viene soprannominata la ragazza che ha cenato con la vittima) tramite un editoriale.
Lo stile di Lang, in questo film, è molto legato al noir classico, ma anche a ciò di cui ha più raccontato il regista: l’innocente accusato. Questo film fu il primo di Lang dopo l’accusa di “attività antiamericane” e l’iscrizione del suo nome alla “black list”. Alcuni effetti come il mulinello per rappresentare lo svenimento di Norah sembrano inutili, ma Lang riesce a creare e tenere il filo che tira la trama per tutta l’ora e mezza, in più c’è il confronto tra il volto dolce della Baxter e quello di Burr, qui meschino e un po’ viscido.