Il Terrore Corre sul Filo [classici]
Regia: Anatole Litvak
Attori: Barbara Stanwick, Burt Lancaster, Ann richards, Wendell Corey
Soggetto/sceneggiatura: Lucille Fletcher
Musiche: Franz Waxman
Montaggio: Warren Low
Fotografia: Sol Polito
Produzione: Paramount
E così Litvak gioca con noi anche in questo film. Si, perché subito ci fa compatire Leona Stevenson (Barbara Stanwick), poi ci fa odiare con i flashback la stessa, per poi spingerci a sperare per lei.
Litvak ha come un marchio di fabbrica in alcuni cambi scena: dal ritratto del padre di Leona al padre stesso al telefono, come l’utilizzo degli specchi all’interno della casa dov’è Leona.
Leona è inferma nel letto, gravemente malata “dice lei”, quindi contatta una serie di persone via telefono ma… un’interferenza le fa sentire due malviventi che si accordano per compiere un omicidio. Leona cerca aiuto e da qui si parte tramite racconti al telefono, flashback, dove viene raccontato come Henry J. Stevenson (Burt Lancaster) ha conosciuto la sua futura moglie Leona finendo come dipendente della ditta farmaceutica del suocero, senza mansioni particolari ma solo la nomina a vicepresidente. Così Henry è pienamente soggiogato dalla moglie, che lo ha scelto e conquistato e lo guida in tutto, fino a che lui non si attiva per trovare indipendenza ed una via di uscita (con sete di denaro) e qui la trama si allarga con personaggi e tensioni.
Certo la premessa sul telefono è legata ai tempi, ma il film è di ottima fattura, riesce a mantenere la tensione in tutta la sua trama, con ottimi interpreti ed un senso di angoscia che ci cattura.