MATRIX REVOLUTION
Regia: Andy e Larry Wachowski
Sceneggiatura: Andy e Larry Wachowski
Fotografia: Bill Pope
Musiche: Don Davis
Montaggio: Zach Staenberg
Anno: 2003
Nazione: Stati Uniti
Distribuzione: Warner Bros
Durata: 129′
Terzo film dei fratelli Wachowski, e terzo film sulla scia Matrix. Incomparabile con il primo con il quale perderebbe in maniera ineccepibile il confronto ma più riuscito dello scadente secondo, senza trama e senza idee.
Neo, (Keanu Reeves) scoprirà di dover combattere una battaglia all’ultimo sangue con il suo opposto e alter ego, l’agente Smith, per salvare il mondo umano e porre la parola fine alla battaglia uomini – androidi. Obbligatorio e degno di nota il cambiamento d’attrice per la parte dell’oracolo, inserito nella storia fluidamente; forse l’unica cosa ben riuscita del film. 50 min. di combattimento, battute scontate e fatte solo di frasi fatte, errori di scena, recitazioni piatte e scene che rasentano il patetico perché ovvie e di media/bassa fattura, questo è Matrix Revolution.
I combattimenti non sono poi molti, ma a mio parere completamente fuori tempo. Lo scontro centrale pur marginale ai fini della vicenda dura ben 27 min. e consta al suo interno di tre, quattro battute. Invece lo scontro nodale per la trama è ridotto a tre frettolosi e convulsi minuti. Insostenibile. La recitazione degli attori cala rispetto il primo episodio, sembrano stranamente molto meno amalgamati con i personaggi. Neanche Fishburne, che tanto brillo’ nel primo Matrix è esente da tale critica. Piccoli errori di scena come il duplicarsi dell’oliva nel cocktail del “Francese” e, cosa inenarrabile, i due congiuntivi sbagliati nei dialoghi contribuiscono al fallimento della pellicola. Il film, fra uno scontro e l’altro, tratta attraverso frasi fatte i difficili temi dell’amore e della libertà. Tali argomenti non sono inseriti in un contesto adeguato, in quel momento centrano, perdonatemi l’espressione, come i cavoli a merenda. Sicuramente indubbi gli ottimi effetti speciali, ma abusati. Non bastano per fare un buon film.Da sottolineare, comunque, la costruzione della città delle macchine, superba.
Ultima cosa, la trama è assai complessa, ciò anche a causa della necessita` di svilupparla esclusivamente in questo film. Infatti, questa era totalmente assente e vuota nel secondo film. Emblematico a tale proposito il personaggio dell’oracolo. Il film annoia e stufa lo spettatore, due caratteristiche che non si addicono alle sale cinematografiche. Non riesce a soddisfare un pubblico adulto, che ha ancora negli occhi il primo “Matrix”. A due mesi dal secondo fallimentare episodio di Matrix i fratelli Wachowski risollevano le loro quotazioni, non abbastanza tuttavia da raggiungere la sufficienza. Palese è la forzatura della trama in questo e nel precedente episodio. Perché rischiare di rovinare un capolavoro con seguiti di pessimo livello?! Questioni economiche?! Ma il cinema non è solo business… è passione!
MARTINA BELGRADO