Il figlio

di Jean-Pierre Dardenne – Luc Dardenne

Olivier gestisce una carpenteria che si occupa di reinserire nel mondo del lavoro ragazzi provenienti da carceri minorili. Un giorno gli si presenta come apprendista un giovane di nome Francis.

Olivier viene assalito da una forte inquietudine che lo porta in un primo tempo ad allontanare il ragazzo e solo in seguito ad accettarlo ed anzi, ad occuparsene con particolare dedizione. Nonostante questo non si libererà mai della tensione che evidentemente lo smuove alla sola presenza di Francis. Una tensione che non riesce ad esprimere con le parole, ma che si percepisce in tutti I gesti che paiono allo stesso tempo voler accogliere ed allontanare il ragazzo. In realtà questa è la seconda volta che le vite dei due personaggi si incrociano, ma il ragazzo non può’ ricordarsene.

A causa delle vicende passate, Olivier si trova ad agitarsi in una stato di fragile equilibrio, stretto nel corridoio che separa la via del perdono dalla via della vendetta. E la tensione magistralmente viene portata dai registi in tutta la sala e su tutti gli spettatori che sanno che una vendetta potrà compiersi, più crudele, nell’accoglienza forzatamente ostentata dal protagonista durante l’intero sviluppo del film.

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