Angela

(da una storia vera)
di Roberta Torre

Se vi capitasse di andare al bar del pontile del porto di Palermo, potreste incontrare Angela. Angela aspetta, di fronte al mare, un brivido, una scossa, un sogno. E’ bellissima l’immagine di lei, coraggiosa, indomabile e spregiudicata ragazza palermitana costretta ad apsettare al cospetto di un mare calmo, stretto tra le banchine navali, ogni giorno sempre uguale a se stesso. Il contrasto tra la promessa che il mare quotidianamente rinnova di una vita ancora “rischiosa” e la struggente percezione che il prossimo viaggio non inizierà mai. Saro, suo marito, l’aveva annunciato: “adesso sei giovane e bella, ma le cose cambiano – e ricorda – io ti ho amata veramente”. Con Saro, Angela aveva condiviso tutto: moglie, braccio destro, e corriere in un giro di traffico di droga capeggiato dal marito; soldi, rischi e segreti di un mondo che la attrae pur mettendole paura. Ma il vortice delle forti emozioni dalle quali dipende la porta più in la, oltre il limite imposto dalla cultura della famiglia. E non è più un tutt’uno con il marito quando si innamora di Masino, giovane alle “dipendenze” della cosca.

Il film esce il 30 Ottobre. E’ il terzo lungometraggio di Roberta Torre dopo “Tano da morire” del 1997, vincitore del David di Donatello, e “Sud Side Story”, favola raccontata sotto forma di musical con protagonista l’amore tra Romea, nigeriana immigrata in Italia e Giulietto, cantante di piazza palermitano.

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