Il Vestito da Sposa
di FIORELLA INFASCELLI
con: Maya Sansa, Piera Degli Esposti, Andrea Di Stefano
una produzione: PALOMAR
sezione: Concorso Internazionale
Stella sta per sposarsi, ma poche settimane prima del matrimonio viene violentata da quattro individui. Il rapporto con il promesso sposo si spezza irreparabilmente, e poco tempo dopo Stella incontra un altro uomo, di cui si innamora, e di cui scoprirà essere uno degli autori dello stupro.
“Il vestito da sposa” è un’opera incredibilmente naïf, la visione del mondo di una persona che il mondo sembra non averlo vissuto mai. E’ un film realizzato senza passione, ma, anzi, quasi con noia, come se si fosse trattato dei compiti delle vacanze.
Lo stupro, ad esempio: una scena totalmente sbagliata, in cui la tensione che si sarebbe voluta suscitare riesce ad essere solo noia e mancanza di idee, nonostante la Infascelli dichiari di aver voluto “riprendere il dramma con tono naturalista”, senza pathos.
Impossibili i personaggi, peraltro grossolanamente abbozzati: i quattro stupratori, i cattivi, sembra facciano i cattivi stupratori di mestiere, incapaci di avere anche una amicizia tra loro, abili solo a progettare aggressioni e a scatenare risse. Manovali della violenza sessuale.
Impossibili le situazioni: Stella, una venticinquenne totalmente insicura, dopo un orribile episodio come quello da lei vissuto, riesce immediatamente a preoccuparsi della linea e del colore dei capelli, per tuffarsi in una nuova storia d’amore (il fidanzato, invece, si arrabbia perché lei non vuole andare al cinema).
Rasentano il nonsense alcuni dialoghi, come quello sulla menta e i carciofi, e alcune inquadrature da telenovela, accompagnate da una fotografia forse ispirata ai film di Brass.
Indimenticabile è la prova d’attore di Andrea di Stefano, i suoi languidi sguardi e i suoi movimenti ingessati. Il personaggio oscuro da lui interpretato, che si muove tra il bianco degli abiti da sposa e il nero della notte, è veramente poco credibile.
Per la seconda volta, a Locarno, in presenza di un brutto film si sente il regista dichiarare: “Solo a riprese ultimate mi sono resa conto che avevo filmato tutt’altro”. Ecco, per cortesia, la prossima volta attenetevi alla sceneggiatura, per quanto debole possa essere.