Donne di Shanghai

Jia Zhuang Mei Can Jue, di Xiaolian Peng

Flavia Gotta

Unica regista cinese capace di imporre i suoi film all’attenzione internazionale, è Xiaolian Peng a rappresentare il suo paese per il Concorso Lungometraggi del X Festival del Cinema delle Donne. Al suo secondo lungometraggio, Xiaolian ritrae la condizione della donna prendendo in esame tre diverse generazioni costrette a confrontarsi con l’umiliazione dell’abbandono in una società di uomini indifferenti. Lo sfondo del dramma è la soffocante Shanghai, con le sue abitazioni fatte di stanze in comune e le sue mille biciclette che riempiono le strade, appiattendo l’identità di chi cerca un proprio spazio vitale tra la folla brulicante. Per le protagoniste non c’è posto in questa città: non c’è nella casa che il marito pretende perché messa a disposizione dalla ditta; non c’è presso la famiglia di origine perché le poche stanze sono destinate al figlio maggiore in procinto di sposarsi; non c’è nell’ appartamento del secondo marito, occupato da preoccupazioni di ordinaria amministrazione domestica che spengono qualsiasi entusiasmo per le relazioni interpersonali. E’ una soluzione in controtendenza quella che prendono madre e figlia nel finale, accontentandosi di vivere in un piccolo appartamento pur di non dover più calpestare la propria dignità.

Girato con uno stile sobrio, che ogni tanto lascia qualche spiraglio al melo’, il film trova le sue inquadrature migliori negli interni, dove i personaggi vengono spesso incorniciati da porte e infissi, quasi a volerli spiare dal tipico pianerottolo in comune dove proprio le porte sono l’unica protezione per la vita privata . La stessa Xiaolian ha spiegato al pubblico in sala la necessità di comporre l’inquadratura mantenendo in campo numerose cornici architettoniche, dato lo spazio ristretto degli ambienti che sono stati utilizzati come location.

Un po’ sottotono rispetto alla qualità della cinematografia cinese, che in questi ultimi anni è stata spesso premiata dalla critica, il film della Peng si distingue comunque per la semplicità del racconto e la scorrevolezza della sceneggiatura.

Potrebbero interessarti anche...