Lichter
di Hans Christian Schmid
DE 2002
con August Diehl, Herbert Knaup, Julia Krynke, Henry Hubchen, Maria Simon
Al confine tra la Germania e la Polonia si giocano i destini di anonime esistenze, materia prima per le cronache nere dei telegiornali.
Clandestini, ladri, mignotte e poveri diavoli con il costante problema dei soldi.
Poca luce in questo bel film, girato nella piaga di un certo modo di vivere dove il denaro divide, uccide, rende meschini uomini che senza quell’ossessione non lo sarebbero.
Presentato alla Berlinale 2003, l’ennesimo di una lista di film critici con il sistema vincitore della guerra fredda.
Ci si domanda a cosa servano il marketing, le belle auto, i lustrini dove intere popolazioni, tradite da una forma sbagliata di stato, hanno bisogno di una possibilità reale per il futuro.
Premio FIPRESCI (Federation Internationale de la presse Cinematographique) alla Berlinale 2003