Confession of a dangerous mind

di G.Clooney
conSam Rockwell (miglior attore Berlinale 2003), Drew Barrymore, George Clooney, Julia Roberts, Rutger Hauer

Press Conference
Berlin 10/02/2003

Esordio del bellone Clooney alla regia, berlinale 2003 alla conferenza stampa, FM tra i riflettori del top dei mass media.

Il film = surreale come “Man on the moon”, del quale ha l’ambientazione (tv USA anni 60/70), il carattere del protagonista (creativo pazzo assorbito dal mainstream perché funziona).

Trash, come sotto l’influenza Tarantiniana de “Dal tramonto all’alba”, pieno di amici celebri (camei di Brad Pitt e simili), gioca con l’ascesa del classico sfigato che diventa famoso e ricco.

Pieno di bonazze, tutti bevono e fumano sempre.

E come se G.Cloon cercasse di togliersi l’amore delle casalinghe per bene middleclass senza tuttavia scadere in un autore pulp di neo-b-movies.

Forse sta in questo il problema di un film che diverte, avvince, cita ma non ha uno svoglimento forte, pur essendo fortissima la storia da cui è tratto.

“Non mi interessa fare il regista, volevo soprattutto fare questo film: la regia è una parte, ma produrlo e portarlo alla fine è la cosa che mi ha preoccupato principalmente.”(G.C.)

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