The Princess Blade

di Shinsuke Sato
Japan, 2002

Tratto da un manga giapponese, ne mantiene i tratti estremi.

Il dolore è sofferenza atroce, il tradimento è profondo, la sofferenza è costante.

Non c’è traccia di ironia, quindi o si aderisce completamente alle vicende o si prova una sorta di disagio.

Dark, senza speranza, i rari momenti di felicità servono solamente ad accentuare il dolore delle successive scene di violenza spietata.

Per amanti del genere, forse un po troppo legato agli stereotipi della serialità fumettistica.

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