L’INVERNO
Il film narra le vicende di due coppie di borghesi intellettuali incapaci di dare alla propria vita una precisa direzione ed il titolo e’ una fin troppo chiara metafora del freddo nel quale la loro disperazione li porta a vivere. Protagonisti principali sono Leo, scirttore in deficit di vena creativa, e Marta, curatrice di una galleria d’arte che non ha mai saputo leggere romanzi. Protagonista principale e’ la loro incapacita’ di ascoltarsi e di capirsi. Nel vuoto lasciato aperto dalle incomprensioni, nelle loro vite e nella mente di Marta, si insinua, amica dell’una e seduttrice dell’altro, Anna. Il vuoto e’ per Marta ancestrale; povera Marta la cui la vita si e’ protratta nel senso di abbandono procuratogli da una famiglia non troppo equilibrata. Ogni dialogo tra lei e lui e’ sterile chiacchera e nulla e nessuno li potra’ portare fuori dal vortice nel quale stanno precipitando.
O forse si, una soluzione ci sarebbe: un punto di riferimento esterno, un soggetto che sia fuori dal gioco che sia quindi in grado di interrompere il meccanismo malato nel quale la coppia e’ impigliata. Una persona preparata magari nel trattare proprio queste questioni, e Nina di Majo vuole farci intravedere questa possibilita’. Tent’e’ che arriva sul set della galleria d’arte un quanto meno opportuno psicologo. E la chiave di volta; Anna si apre e si confida in cerca di un aiuto per salvare la propria storia d’amore, ed il nostro psicologo e’ molto professionale nel momento in cui, con qualche sguardo e poche parole riesce a mettere Anna a proprio agio. Poi, durante la prima visita di Anna presso lo studio, il dottore viene meno a tutti i piu’ scontati e ortodossi principi deontologigi, e tra lo sbigottimento della categoria, cede al piu’ antico dei desideri.
Dall’8 febbraio nei cinema.
Nel cast artistico: Valeria Bruni Tedeschi (Marta), Valeria Golino (Anna), Fabrizio Gifuni (Leo), Yorgo Voyagis, Paolo Paolini e Alberto di Stasio.