Mostly Martha

Di Sandra Nettlebeck, con Marina Gedeck e Sergio Castellito

Chef in un ristorante alla moda di Berlino, Martha prepara dei veri capolavori culinari con accuratezza e tempismo. Però la sera, quando ritorna a casa, a differenza dei suoi piatti , è insipida e banale. ” Non esco mai” confessa al nuovo vicino che l ‘ha invitata per un drink. Ma improvvisamente, l’equilibrio precario della sua esistenza va in pezzi, quando sua sorella muore lasciando una figlia di otto anni, Lina, che Marta
dovrà accudire. Ben presto si rende conto che il suo carattere duro e il suo lavoro notturno le impediscono di diventare madre in modo adeguato e affettuoso. Così la situazione diventa tesa, sia a casa che al lavoro, dove
il capo ha assunto un altro cuoco, Mario, il quale sconvolge la cucina seria e sterile di Martha cantando e ballando. Mario è lo stereotipo dell’Italiano e tutto ciò che Marta non è: disordinato, confusionario, allegro e pazzo. Il suo carattere appassionato e impulsivo lentamente la trascina fuori dal suo guscio protettivo: Mario insaporisce la vita di Martha con delle spezie esotiche saporite. Anche se un po’ scontato, Mostly
Martha è un film dolce e delizioso che mescola tristezza e gioia senza scadere nel lacrimoso o nel kitsch. Il dolore è forte ma sopportabile, il far da madre è duro, ma nei limiti del possibile, e la storia d’amore è prevedibile ma leggera e tenera. La stupefacente cinematografia, grazie all’uso efficace dei filtri, enfatizza l’atmosfera grigia e imprevedibile in alcune bellissime scene che sono emotivamente molto intense. Contemporaneamente i colori enfatizzano il percorso emotivo di Martha fino al suo aprire gli occhi alla bellezza e luminosità della vita. Gli attori offrono travolgenti interpretazioni lavorando molto bene insieme, e anche la
musica da un decisivo contributo alla narrazione.

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