MEMENTO
D.: Christopher Nolan
Cast: Guy Pearce, Carrie-Anne Moss, Joe Pantoliano
Il nuovo film noir di Christopher Nolan (al suo attivo solo due film: Following del 1998 ed Insomnia la cui uscita
é prevista per il 2002) racconta la strana storia di Leonard (Guy Pearce), investigatore per una compagnia di assicurazioni
e testimone dello stupro della moglie.
Colpito dai malviventi nel tentativo di salvarla, perde conoscenza e si risveglia con seri problemi cerebrali:
il protagonista non possiede piú la sua memoria a breve termine. Non si tratta quindi di amnesia, ma di una
condizione per causa della quale non é piú in grado di ricordare gli eventi recenti.
Il suo problema lo costringe ad armarsi di ingegnosi stratagemmi che gli permettano di ricordare i dettagli e le
situazioni che lo coinvolgono: foto istantanee su cui annotare ogni cosa, biglietti sparsi ognidove e tatuaggi
che gli ricoprono il corpo sono i suoi sistemi preferiti.
Lasciato il lavoro, Leonard si mette alla ricerca degli assassini della moglie, con l’aiuto di Teddy (Joe Pantoliano)
e della bella e misteriosa Natalie (Carrie-Anne Moss).
Per raccontare il singolare e spaventoso disagio mentale del protagonista, Nolan mette in gioco la sua nascente
carriera, raccontando la storia al contrario. E fa un ottimo lavoro.
La pellicola é intensa, ricca di suspence, ma soprattutto é innovativa: finalmente qualcosa di diverso dai soliti
thriller psicologici. Uno dei migliori film degli ultimi anni, insieme a The Fight Club, col quale ha in comune
la distorsione della realtá.
In ogni caso Memento é una delle migliori pellicole dell’anno che si sta chiudendo: un film raccontato brillantemente,
ma che lascia il pubblico in qualche modo frustrato, perché é difficile capire che cosa stia succedendo… chi sono i buoni?
chi i cattivi? Ma questo é lo scopo di Nolan: spiazzare lo spettatore (in particolare quello che crede di potersi
sedere davanti allo schermo e rilassarsi!) attraverso il mondo complesso e distorto di Leonard.
Un commento positivo va anche alla fotografia, che varia dai colori dei flashbacks al bianco e nero del presente… ma é
sempre cosí? I dubbi sono molti… é difficile capire quando sia il presente e quando sia passato: solo le note che
il protagonista appunta sulle sue foto, i suoi tatuaggi ci aiutano a capire. Sono dettagli minimi, che sfuggono se
non si segue il film con una certa attenzione.
Ma se lo si fa, una cosa é sicura: la pellicola lascia il suo “memento” in chiunque la veda… e se Nolan voleva
dimostrare di poter essere annoverato tra i migliori registi del nostro tempo, c’é proprio riuscito.