WILDE
Un film di Brian Gilbert
Con Stephen Fry, Vanessa Redgrave, Jude Law
Prodotto da BBC, Capitol Films, Pandora Films
Un film, piacevole, ben fatto, non troppo noioso nonostante la sua evidente vocazione di affresco. Decisamente improntato sui fatti più che sul pensiero, sui periodi della vita di Wilde più che sulle sue riflessioni poetiche, riesce comunque a non eccedere nel cinismo e nel voyeurismo, cosa non facile se si pensa ad alcuni aspetti della vita del caro Oscar.
Tutto il film è decisamente tenuto in piedi dalla bravura degli interpreti, capeggiati da Stephen Fry, che aveva già dato notevole prova d’attore in Gli amici di Peter, un “grande freddo” secondo Kenneth Branagh, e dal giovane Jude Law (l’Eugenio Onegin nel nuovo film di Vladimir Lensky, non ancora uscito) che interpreta in modo decisamente convincente la parte del fragile e volubile grande amore del poeta, nonché traduttore in inglese della Salomè, Lord Alfred Douglas.
Anche la regia, di stampo piuttosto classico, non dice granchè di nuovo, (d’altra parte non è sempre necessario dire qualcosa di nuovo…) ma è riuscita, interessante e ben lontana dall’essere volutamente pesante di altri film del genere. Una pellicola da vedere, che certo non resterà nella storia del cinema, ma che quantomeno porta sullo schermo una vita importante per la storia della letteratura e, a ben pensarci, della società moderna.