RIEN NE VA PLUS
di Claude Chabrol, con Michel Serrault, Isabelle Huppert
Cinquantesimo film di uno dei grandi registi di oggi, ancora capace di non prendersi sul serio, nonostante la qualità dei suoi lavori. E’ un opera raffinatissima, accattivante, stupenda.
E’ frutto di un attento e raffinato studio sullo spettatore, delle sue attese, e del come farlo divertire o muoverlo nel profondo con una regia forte, presente. Tutto è costruito su di una sceneggiatura strepitosa e affascinante. Tutto è voluto, nulla lasciato al caso. Con intelligenza gioca con lo spettatore, spiazzandolo, assecondandolo e così facendo riesce anche a divertire.
E’ naturalmente una riflessione sull’esistenza, sui rapporti interepersonali, come la migliore tradizione francese vuole. E ancora, naturalmente, poetico.
Gli attori sono determinanti, assolutamente deliziosi e di rara professionalità.
Insomma non vado oltre: un capolavoro, che come spesso accade passerà forse inosservato.
E’ la dimostrazione che si può fare un buon cinema narrativo, senza penalizzare la sostanziale natura drammaturgica del linguaggio cinematografico. Rendiamoci conto che non tutti hanno voglia di annoiarsi sulla poltroncina per assistere alle innovazioni antinarrative di Wenders.
Il film deve proporre livelli di lettura diversi perchè è uno spettacolo di massa!
(e il mercato, per una volta non c’entra niente)