Episode I – Il fantasma di Guerre Stellari
Si doveva vivere come evento, per cui non mi sono astenuto dal rituale.
Alla mezzanotte e 10 ero fiero del mio biglietto che tenevo tra le dita e che mi dava
la possibilità di vedere da li a poco quello che speravo un godibile film di sana
fantascenza.
Qualche timore c’era. Alla fin fine, al di la del marchio Lucas, che cosa era rimasto
del vero Star Wars?.
Ma se non si vede, non si conosce… e quindi si va .
Trovato un posto, spente le luci, si parte per l’avventura.
Applausi all’apparire dei titoli di testa, un po’ di emozone a ritrovare quelle scritte
in prospettiva sbilenca che introducono la storia …
Ma tutto si ferma li.
Dei film precedenti non c’è rimasto che quello.
Spariti l’ironia, il senso di avventura, il fantastico.
Lucas deve aver pensato che, alle soglie del 2000, bisogna essere seriosi anche nelle
favole… e magari anche un po’ mistici, quel misticismo da new age americano.
Così passano le mezzore senza emozione.
Gli attori si dimenano come possono in mezzo a fantasmi digitali con cui con fatica
hanno dovuto recitare.
Si sprecano i “copia & incolla” alla Bill Gate, per cui animali, androidi ed alieni
vengono clonati con abbondanza degna delle tavole imbandite per Natale.
Si capisce che “li dentro” un uomo non ci sta, che non si può muovere così, che quel
riflesso, quella grana è troppo asettica per essere vera. Per cui tutto si
appiattisce, diventa “fumetto” della realtà. Fastidio.
Ho voluto annotarmi quante volte il pubblico ha riso durante la proiezzione: mai.
Nonostante le presenza di un personaggio “elettronico” spudoratamente preposto a questa
funzione. Voglio pensare che si sia trattato di un problema di traduzione, visto che il
gramelot che parlava doveva risultare intraducibile.
Se penso a Chewbecca, con i suoi peli cotonati o alla Principessa Leila, con quelle
girelle in testa non posso che rattristarmi.
Mi accontentavo di un film con buoni effetti speciali ed una bella sceneggiatura
incalzante. Mi sono sbagliato. Ho preteso troppo.
Peccato aver contribuito ad ingrassare le casse di questo successo al botteghino
annunciato.
Spero almeno che la prossima volta ottenga il giusto riconoscimento: un flop stellare.