PAROLE PAROLE PAROLE

di Alain Resnais

Mi sono divertito per tutto il film a ridere di quel grande casino che è la vita.

Certi grandi autori non deludono. Il rigore li guida sempre verso l’alto. Non sono molti però. Di quest’anno ricordo solo Woody Allen, Claude Chabrol e adesso Resnais. Sto aspettando Kubrick, e non ho timori.

Grandi dialoghi mettono a nudo l’assurdità della nostra esistenza, ma lo fanno con la solita leggera passione dei francesi per la vita. Questo mi porta sempre al cinema!

I personaggi cantano canzoni che rivelano il loro stato d’animo, ciò che non riescono o non possono dire perchè la vita è una grande recita, imprescrutabile. Altri avrebbero fatto parlare l’inconscio. Ma quì il problema è un altro: sono le convenzioni, le abitudini della vita.

Si parla di tante, tante cose, e tutte vengono organizzate e controllate con la destrezza che solo un regista consumato può avere. La macchina da presa sorprende come sempre, e gli attori oltre che bravi sono evidentemente entusiasti di lavorare per un grande cinema.

Massimo Betti

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