IL PAZIENTE INGLESE

…o l’Italiano paziente

(solo per cinefili)

Accade che più ci si avvicina al cinema, più si impara a conoscerlo, a svelarne i segreti, più la nostra percezione si amplifica, l’atteggiamento dinnanzi ad una pellicola evolve.

Così mi pare almeno, per esperienza.

Voglio chiedere, allora, quanti di voi ‘cinefili’ hanno percepito questo mutamento dinnanzi allo schermo, e soprattutto se a questa percezione è seguita una riflessione sul fatto!

Ebbene, ancora, domando…

…se quando sgranocchiavate popcorn appollaiati su una poltroncina del più ricco cinema della vostra città, sognando di vivere quella storia straordinaria che l’ultima produzione hollywoodiana vi propinava come un capolavoro cinematografico, vi avessero detto che pochi anni dopo pensadovi avreste provato un moto incontrollabile di ribrezzo per quel ricordo di voi e per la indomabile massa di sognatori che, puntualmente, ingrassano le casse dei produttori americani frustrando i giovani filmaker di tutta Europa, non credete che forse vi sareste sentiti un po’ stupidi, o risentiti forse, o incazzati altrimenti, per ciò che rischiavate di diventare, ovvero uno pseudo-intellettuale che crede di poter giudicare l’operato di chissà quanti staff cinematografici, comprendenti centinaia di crani pensanti(?), pagati e pluridecorati alla notte degli oscar, senza la minima coscienza del fatto?

Io no ! ….. ma invito tutti a rifletterci (e ad insultarmi eventualmente per la chiarezza dell’esposizione…..)

Credo di aver dato un buono spunto a tutti per capire a fondo quale flusso di pensiero può scivolare (o strisciare se il sonno vi cattura) nelle vostre menti dinnanzi alla più pubblicizzata pellicola americana del momento!

Se non l’avete ancora visto … buona fortuna!

Max Betti

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