Mezzanotte nel giardino del bene e del male
di Clint Eastwood, con Kevin Spacey, John Cusack
Un Kevin Spacey mellifluo e sardonico dà vita ad un parvenu americano che pone in rilievo con il suo scandaloso comportamento sessuale le ipocrisie puritane della provincia americana.
Il dettaglio più interessante del film è il feticismo di Kevin Spacey che arricchitosi si appropria degli oggetti appartenuti all’aristocrazia terriera decaduta del paese, sperando di acquisire con essi il nobile vissuto che li caratterizza.
Eastwood, pur non realizzando un capolavoro, ha il pregio di fornire un ritratto della provincia americana né rassicurante né orrorifico, bensì semplicemente inquietante.
Tale intento non è pienamente raggiunto, e la seconda parte del film risulta meno compatta della prima trascinandosi lentamente verso l’happy end.
Giuseppe Sansonna