LA VITA E’ BELLA

Che Benigni fosse un grandissimo comico era già cosa nota, ma che fosse anche un

grande autore è per noi una novità assoluta. Certo, gli intrecci dei suoi film

hanno sempre posseduto qualcosa di geniale, ma era piuttosto evidente che il Benigni

regista non era degno del Benigni attore. Con LA VITA E’ BELLA invece le cose

prendono una piega diversa. Penso che mai nessuno abbia pensato alla possibilità di

far ridere, e tanto, trattando un tema come l’ Olocausto, eppure Benigni ci dimostra

il contrario. Chiariamoci però, non si tratta di una parodia o di un film demenziale,

si tratta più che altro di un film su come la vita, anche nei suoi aspetti più terribili,

possa essere vissuta, attraverso degli occhi innocenti di un bambino, come un gioco.

Questo film riesce a farci ridere e piangere in egual misura, senza essere mai nè banale

nè patetico. Posso sbagliarmi, ma secondo me se il cinema italiano vuole tornare ai

fasti di un tempo deve guardare a film come questo o come OVOSODO di Virzì, e non

certamente al cinema del tanto sopravvalutato Pieraccioni.

Sebastien C.

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