Kiss or kill
Un film povero ma interessante. Una storia mal scritta, un po’ scopiazzata, poco divertente e poco entusiasmante. Tuttavia ben girato, con un uso dei colori molto particolare e con uno stile tipicamente (nel senso positivo del termine) australiano. Gli attori, splendidi studenti incasinati in Amore e altre catastrofi, dicono veramente poco nella parte troppo americana dei natural born killers. Qualcosa di buono emerge anche da alcuni dialoghi, soprattutto in quelli tra i due strani poliziotti, creazione ben riuscita e divertente.
Ma non basta. I paesaggi rocciosi e sconfinati fanno sognare, ma sostanzialmente ci si annoia. Si esce in fin dei conti insoddisfatti, soprattutto se si pensa al momento di gloria del nuovo cinema australiano, che negli ultimi anni ha proposto lavori innovativi e molto interessanti. Il film in questione non è serio e non è comico, non ha quasi nulla dietro e lo si vede in modo troppo esplicito, anche se le belle idee ci sono. Insomma, meglio un brutto film australiano che un mediocre film italiano…ciò che fa rabbia è proprio questo, il rendersi conto che anche in un film palesemente poco valido, ci siano spunti indiscutibilmente utili. All’estero. In Italia, no. Se un film fa schifo, fa schifo e basta. E, purtroppo, nella maggior parte dei casi si tratta proprio di film schifosi. Posso, però, concludere questo articoletto con una frase ultracitata ma ancora una volta perfetta tratta da un film italiano.
Continuiamo così, facciamoci del male.