FULL MONTY

di Peter Cattaneo

Racconta bene il dramma della vita attraverso un corretto uso del meccanismo della commedia.

Questo gli permette di alternare situazioni divertenti e riflessione sui mali di oggi.

Il risultato è naturalmente una forma di grottesco che ci regala risate amare.

Il successo di pubblico si spiega così, ma anche dal fatto che la realtà descritta è piuttosto lontana da quella del pubblico in sala. Quanti arrivati a trent’anni farebbero certe pazzie?

E’ un film che da noi risulta consolatorio, perché come spesso accade nella commedia racconta un mondo solo apparente. Per gli inglesi è un genere ormai consumato.

Detto ciò posso dire che è un bel film, ben costruito, equilibrato, dotato della freschezza della trovata. etc..

L’autore ispira naturalmente simpatia. Dichiara di aver rifiutato proposte da Hollywood perché non è interessato all’industria del cinema, e che un film deve essere prima di tutto l’avventura di un set. Buoni propositi e belle parole. Aspettiamo successive conferme.

Max Betti

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