DIVORCING JACK
Irlanda, nel bel mezzo della campagna elettorale del 1999, un giornalista ubriacone viene conivolto
nell’omicidio della sua giovane amante, figlia di uno dei consiglieri del futuro primo ministro, ed ex
compagna di un terrirosta dell’IRA.
La ragazza, in punto di morte, ha la forza di dire solo due parole “divorzio…Jack”.
Apparentemente senza senso, ma è l’unico indizio con il quale partire per scoprire l’assassino, anche se
le indagini porteranno a ben altri risultati.
Gli ingredienti per un thriller politico ci sono tutti, ma il regista David Caffrey e, soprattutto,
l’esaltante interpretazione di David Thewlis (L’Assedio, Naked) gli danno un sapore da commedia nera,
volgare e romantica allo stesso tempo.
Nonostante le produzione Anglo-Francese, il film mantiene lo stampo tipicamente Irlandese, o dell’Ulster,
come usano specificare spesso gli stessi protagonisti del film, un senso dell’umorismo sempre con una
parolaccia di troppo, e una sbornia da birra scadente perennemente da smaltire.
Il tutto ambientato nei sobborghi di Belfast, ma senza cadere nei luoghi comuni del terrorismo che da
sempre impermeano un certo tipo di cinematografia anglosassone, e il merito di questo va sicuramente alla
curata scelta degli esterni da parte del regista.
Ottimi anche gli attori non protagonisti, tra i quali spicca Rachel Griffiths (Le Nozze di Muriel) che
intepreta una suora-infermiera davvero speciale, che usa benedire con baci sensuali e colpi di pistola.
Ma la caratteristica che rende il film così godibile è sicuramente la sceneggiatura, senza mai un punto
morto, mai scontata e piena di umor, anche nei momenti più drammatici (come quando Thewlis e la moglie
litigano incellofanati come pezzi di carne nel surgelatore).
Senza dimenticare i colpi di scena, degni dei migliori romanzi gialli ma mai invadenti nei confronti della
lineratià della storia, insomma, Divorcing Jack è un film che mi ha veramente sorpreso, ritmo, ironia e
suspance sono le sue carte vincenti, unite ad un’intelligente regia e una brillante colonna sonora, ricca
di successi punk-rock fine anni settanta.
Frase da ricordare:
Rachel Griffiths vestita da suora che si lamenta: “Sono stata palpata tutta la sera ad una festa di
pensionamento di un prete”!
Roberto Perruccio